Qualche brivido lungo la schiena

Settimana borse
Settimana borse
Gli spunti di ottimismo non sono bastati
In settimana non sono mancate delle notizie positive. In primo luogo, la corsa dell’inflazione non sembra spaventare i consumatori americani: le vendite al dettaglio si sono attestate su valori superiori alle attese. Ma, sempre negli Usa, anche l’andamento dell’attività manifatturiera e della produzione industriale hanno sorpreso in positivo. Tutti buoni segnali a favore degli utili aziendali e, quindi, dei prezzi delle loro azioni. In secondo luogo, la Banca centrale europea ha continuato a minimizzare la corsa dell’inflazione, lasciando intendere ancora una volta che il rialzo del costo denaro non è dietro l’angolo. Anche questo è un fattore a favore della crescita economica. Tutto ciò, però, non è bastato a tranquillizzare i listini.
Alibaba ha perso il tocco magico
Da un lato, infatti, si sono spaventate per il rialzo degli ammalati di Covid-19: alcuni Paesi stanno introducendo restrizioni che potrebbero rallentare la ripresa economica. Dall’altro sono tornati i timori su alcune società cinesi: Alibaba (139,30 dollari di Hong Kong; Isin KYG017191142) ha mostrato conti trimestrali molto deludenti, gravati da una miscela letale di rallentamento dei consumi, aumento della concorrenza e vincoli imposti dalle autorità di Pechino. Le azioni Alibaba hanno chiuso la settimana con un tracollo del 14,2% che ha finito per pesare sul risultato complessivo delle Borse cinesi. Nonostante il calo (si sono più che dimezzate dai massimi), ti sconsigliamo di puntare sulle azioni Alibaba. Puoi, invece, valutare ancora un investimento sulle Borse cinesi nel loro complesso, ma a patto che tu sia disposto a correre qualche rischio in più – le sconsigliamo a chi si ritrova nel profilo “difensivo” – e che non occupino più del 5% del portafoglio.
Effetti della nuova paura Covid-19
La paura di nuove restrizioni e chiusure di attività economiche non poteva che travolgere le azioni del settore del turismo e dei viaggi: per esempio, le Autogrill (6,27 euro; Isin IT0001137345) hanno chiuso la settimana in calo del 9,1% e, a nostro parere, restano da non avere in mano. L’Etf Lyxor Stoxx euro 600 Travel & Leisure (29,13 euro; Isin LU1834988781), che ha in pancia azioni europee dei viaggi, ma anche del settore delle scommesse, ha chiuso in calo del 3,6%: viaggia su valori inferiori del 9,6% rispetto al nostro consiglio di vendita di circa un mese e mezzo fa (vedi Altroconsumo Finanza n° 1431), ma non è ancora il momento di tornarci in groppa. Per contrastare la pandemia qualcuno comincia a pensare all’obbligo vaccinale e questo non poteva che far bene alle azioni Pfizer (50,8 Usd; Isin US7170811035) che, in una settimana poco brillante per i mercati, sono riuscite a guadagnare un altro 2,2%. A spingere le azioni anche il maxi-ordine effettuato dalle autorità americane dell’antivirale sviluppato proprio da Pfizer per curare chi già contrae la malattia. Non solo vaccini, dunque: altri ordini di antivirale potrebbero arrivare, sostenendo i conti di Pfizer. Per questo, sebbene viaggino sui massimi storici, le Pfizer meritano ancora un acquisto.
L’Etf Lyxor msci world health care (426,21 euro, Isin LU0533033238), che punta in generale sulle azioni del settore farmaceutico mondiale, ha chiuso la settimana in rialzo dello 0,6%. Acquista.
Banche europee in rosso
In Europa la prospettiva di tassi d’interesse bassi ancora a lungo e il rischio di nuove chiusure e restrizioni non potevano che pesare sull’andamento delle azioni delle banche, che hanno mediamente lasciato sul terreno il 4,1%. Da segnalare, in particolare, il calo del 7,6% delle azioni Mps (0,93 euro; Isin IT0005218752): il mercato sembra temere che l’aumento di capitale possa essere superiore a quanto inizialmente previsto. Nonostante il calo ti consigliamo di non avere in mano le Mps. Significativo anche il -11,8% delle BBVA (5,40 euro; Isin ES0113211835): il mercato sembra non aver apprezzato la decisione con cui la banca vuole rafforzarsi Turchia. Vedremo come andrà a finire: per ora, se hai le azioni BBVA, mantienile.
L’EtpWisdomtree Ftse mib banks (181,24 euro; Isin IE00BYMB4Q22), che rappresenta l’andamento dei principali titoli bancari italiani, ha chiuso la settimana in calo del 3,9%. Se lo avevi acquistato per scommettere sui “matrimoni” tra le banche italiane, puoi ancora mantenerlo (solo per speculatori).
Qualcomm senza freni
Bene il settore dei semiconduttori (+4,3% in media), trascinato dalle Qualcomm (185 Usd; Isin US7475251036) che hanno fatto +12,2% dopo le notizie dello sviluppo di nuovi chip, tra cui alcuni in accordo con BMW per le auto a guida autonoma. In soli due mesi dal nostro ultimo consiglio speculativo (vedi Altroconsumo Finanza n° 1429) le Qualcomm hanno guadagnato, in euro e dividendi inclusi, il 42,2%, contro il +17,1% delle altre azioni dei semiconduttori e il +3,3% delle Borse mondiali. Le prospettive, anche in ottica 5G, restano buone, ma la corsa è tale che è il caso di portarsi a casa un po’ di guadagni: vendi la metà delle azioni Qualcomm che hai.
Il primo consiglio sulle Qualcomm è stato dato circa due anni fa (vedi Altroconsumo Finanza n° 1339): da allora hanno guadagnato il 129% in euro e dividendi inclusi, valore non distante dal +135% medio delle altre società del settore, ma che fa impallidire il +39,5% delle azioni mondiali. Vendi la metà.
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