Prezzo al momento dell’analisi (14/1/2022): 1641 pence
Consiglio: mantieni
Il buon 2021 di GlaxoSmithKline è poco legato alla guerra al Covid-19: il suo Xevudy (anticorpi monoclonali), somministrato solo in ospedale e costoso da produrre, è stato usato molto poco, tanto che ha rappresentato appena l’1% del fatturato nel 3° trimestre 2021, una proporzione simile a quella dei suoi adiuvanti per i vaccini per il Covid-19. Neppure la ricerca di un suo vaccino contro il Covid-19 ha avuto successo (fine della collaborazione con la cinese Clover e ritardo del vaccino in collaborazione con Sanofi). Il gruppo lavora con SK Bioscience per un vaccino ai Paesi in via di sviluppo, ma lo scopo qui non è di fare profitti, mentre il vaccino di seconda generazione, che progetta con la tedesca Curevac, arriverà molto tardi. Cerca, infine, di sganciarsi dei farmaci da banco per cui, però, ha appena rifiutato l’offerta da Unilever. Vendita o quotazione in Borsa? Di certo vuole spuntare un buon prezzo.