Prezzo al momento dell’analisi (18/3/2022): 25,44 euro
Consiglio: vendi
L’ombra del conflitto tra Russia e Ucraina pesa sulle prospettive di crescita di De’ Longhi, nonostante i dati, molto positivi, del 2021. Il gruppo italiano ha concluso un anno quasi da record, con una crescita dei ricavi che ha superato il 30%, l’utile industriale in progresso di oltre il 40% e l’utile netto cresciuto di oltre il 50% rispetto al 2020, che era stato un anno già molto positivo per il gruppo - aveva infatti beneficiato dei ripetuti lockdown. Le prospettive per il nuovo anno restano, tuttavia, incerte. I ricavi di De’ Longhi in Russia e Ucraina oggi sono stimati intorno al 7% del fatturato, ma non è possibile quantificare quanto peserà il conflitto sugli utili, almeno al momento. A questo si sommerà anche una fisiologica diminuzione dei consumi, legata a un pieno ritorno della socialità, che ci ha spinto a rivedere le stime: anche se il titolo ha perso terreno sul mercato, data la situazione incerta resta caro.