Prezzo di riferimento al momento dell’analisi (3/3/22): 11,32 euro
Isin: FR0010208488
Consiglio: mantieni
A penalizzare le azioni Engie in questi ultimi giorni sono state le indiscrezioni sul fatto che la società incaricata del progetto del gasdotto Nord Stream 2, tra Russia e Germania, sia in procinto di fallire: Engie non solo è azionista al 9% di tale società, ma ne è anche creditrice tramite un prestito da 1 miliardo di euro che rischia, quindi, di non veder rimborsato. La società del gasdotto per ora nega di aver portato i libri in tribunale, ma la situazione è critica. Se il progetto dovesse essere definitivamente cancellato, l'impatto finanziario per Engie sarà di circa 1,5 miliardi di euro. Non sono bruscolini, ma nemmeno una cifra da far temere per la solidità di Engie, che a fine 2021 aveva quasi 14 miliardi di euro di liquidità in cassa e che con le sue attività genera liquidità per circa 10 miliardi di euro (sempre dati al 2021). Insomma, l’impatto del possibile fallimento di Nord Stream 2 dovrebbe essere tutto sommato limitato.
C’è, però, un secondo elemento che ci preoccupa di più: il gruppo francese si approvvigiona di gas russo. Nel 2021, le forniture russe rappresentavano ben il 20% delle sue vendite globali di gas. Nelle ultime ore, nonostante le rassicurazioni da Mosca e il fatto che le sanzioni non dovrebbero colpire tali forniture, si starebbero già registrando minori afflussi di gas dalla Russia in alcuni gasdotti. In questa fase, non è poi ancora chiaro in che misura Engie potrà, o vorrà, continuare ad acquistare gas russo (ad esempio se l'Europa deciderà di imporre nuove sanzioni). È vero che sta diversificando il proprio portafoglio, in particolare acquistando gas di origine norvegese e gas naturale liquefatto, ma, nell'attuale contesto di tensioni sui prezzi dell’energia, la riorganizzazione della catena di approvvigionamento genererà, senza dubbio, dei costi aggiuntivi.
Morale: per tutte queste incertezze, in via precauzionale, almeno fino a quando la situazione non sarà chiarita, ti consigliamo di non acquistare più il titolo. Se lo detieni in portafoglio lo puoi, comunque, mantenere.