La scommessa sulla corsa del rame

Analisi
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La ripresa economica generata dalla campagna vaccinale ha spinto in alto i prezzi delle materie prime, in particolar modo quelli del rame che già nel 2021 hanno toccato vertici mai visti, superando i 10.000 dollari a tonnellata rispetto ai circa 6.000 su cui viaggiavano a fine 2019 prima dello scoppio della pandemia. Ancor oggi il rame vale poco più di 10.200 dollari alla tonnellata. La società Freeport-McMoRan (44,95 Usd; Isin US35671D8570) è uno dei colossi mondiali nella produzione e vendita di rame e non poteva non beneficiare della corsa dei prezzi: ha chiuso il 2021 con un utile di circa 2,9 dollari per azione, il valore più alto degli ultimi nove anni. La società ha generato anche molta liquidità con le sue attività, destinata principalmente alla riduzione dell’indebitamento. Pur puntando ad espandere le miniere in Indonesia, Sud America ed Usa, il gruppo si è, invece, mosso in modo prudente con gli investimenti, per evitare un eccesso di produzione che potrebbe determinare un tracollo dei prezzi della materia prima.
Le azioni Freeport-McMoRan hanno più che beneficiato della crescita dei prezzi del rame: dal nostro primo consiglio di marzo 2021 (vedi n° 1405) sono salite del 43% (in euro e dividendi inclusi) rispetto al +27% (in euro) dei prezzi del rame e al +35% (in euro e dividendi inclusi) degli altri titoli del settore delle materie prime.
Le incertezze sulla crescita economica
E, in effetti, il rischio che nel breve termine il rame possa traballare c’è. La guerra in Ucraina, il carovita in generale e il rialzo dei tassi d’interesse da parte di diverse Banche centrali rischiano, infatti, di determinare non solo un rallentamento della crescita economica globale, ma addirittura, nel caso dell’Europa, una possibile recessione. Ora, il rallentamento della crescita economica si traduce in una minore domanda di materie prime, rame incluso, e questo non può che pesare sui loro prezzi e sulla sua domanda. Non per nulla Freeport-McMoRan, dopo aver chiuso un primo trimestre 2021 con risultati sopra le attese, ha gelato il mercato rivedendo al ribasso le previsioni di vendita per il resto del 2022 – e questo ha determinato lo scivolone di giovedì 21 aprile (circa -10%). Il 2022 dovrebbe comunque chiudersi con un utile superiore al 2021, ma poi ci aspettiamo un suo calo.
Che fare con le azioni Freeport-McMoRan
Visti i rischi sopra descritti, al momento non consigliamo di acquistare le azioni. In passato le avevamo suggerite per una scommessa, ma già a metà novembre scorso (vedi n° 1437) ti avevamo consigliato di portarti a casa una metà dei guadagni. Che fare con le azioni restanti?
Avanti nonostante la recente scivolata
Nonostante il calo recente, le azioni Freeport-McMoRan (grassetto; base 100) dal nostro primo consiglio speculativo (vedi n° 1405) hanno offerto un risultato migliorie sia rispetto a quello del prezzo del rame (linea sottile), sia rispetto a quello degli altri titoli del settore delle materie prime (linea di peso intermedio). I dati nel grafico sono in euro e includono anche i dividendi staccati nel periodo.
Se l’orizzonte della tua scommessa è di breve periodo, puoi pensare di vendere l’altra metà: dal consiglio di metà novembre il rame è salito del 4,4% (+10,1% in euro), mentre le azioni Freeport-McMoRan, nonostante il recente calo, sono andate meglio, guadagnando il 9% (diventa +16% in euro e a dividendi inclusi). Se però hai tempo a disposizione, puoi mantenerle. Il rame, infatti, essendo un ottimo conduttore di energia elettrica, vedrà comunque nel medio-lungo periodo un aumento della domanda. Questo accadrà grazie ai previsti investimenti in energie verdi: pannelli solari, turbine eoliche, potenziamento delle infrastrutture esistenti, sviluppo dell'auto elettrica (che consuma da 3 a 4 volte più rame rispetto ai modelli con motore termico). Inoltre, pur con l’atteso calo degli utili, le azioni Freeport-McMoRan ai prezzi attuali ci sembrano correttamente valutate. Ricorda, comunque, che si tratta di azioni rischiose e ballerine.
Anche dal secondo consiglio d’acquisto di maggio 2021 (vedi n° 1420) le azioni Freeport-McMoRan sono andate benissimo: hanno guadagnato il 42% (in euro e dividendi inclusi) rispetto al +23% (in euro) dei prezzi del rame e al +28% (in euro e dividendi inclusi) degli altri titoli del settore delle materie prime.
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