Il prezzo di riferimento è quello alla chisura dei mercati del 7 aprile 2022: 20,30 euro
Consiglio: mantieni
Atlantia è in procinto di chiudere la cessione di Autostrade per l'Italia (Aspi), gestore di lunghe tratte autostradali italiane - è legato al crollo del ponte di Genova. Le altre attività autostradali che Atlantia ha in pancia sono legate ad Abertis, la società spagnola che oltre ad Atlantia ha proprio in ACS l’altro grande azionista. Ora, ACS ha ammesso di star valutando di ricomprarsi la maggioranza di Abertis in mano ad Atlantia. Il mercato ha cominciato a sognare il lancio di un'offerta d'acquisto su tutta Atlantia e questo è all'origine dello scatto fatto dalle azioni Atlantia nelle scorse ore.
L’operazione, però, non è così semplice: Atlantia controlla anche Aeroporti di Roma, attività delicata su cui il Governo italiano può avere voce in capitolo. In pratica, se ACS provasse a comprarsi tutta Atlantia tramite un’offerta pubblica d’acquisto (Opa) dovrebbe comunque preventivamente accordarsi col Governo italiano e vista la litigiosa maggioranza di governo potrebbe non essere semplice.
Altrimenti, ACS potrebbe accordarsi direttamente con Atlantia per acquisire solo il ramo di attività legato ad Abertis, ma anche questa non è una strada facile. In primo luogo senza l'Opa ACS rinuncerebbe ai circa 8 miliardi di euro che Atlantia è in procinto di incassare con la vendita di Autostrade per l’Italia. Si tratta di una cifra che potrebbe servire al gruppo spagnolo, che comunque dispone già di ampia liquidita (superiore ai debiti del gruppo), a rendere ancor più digeribile l’operazione. Inoltre, a complicare le cose c’è il fatto che andrebbe convinto il maggior azionista (circa il 30% delle azioni) di Atlantia a effettuare questo scorporo e a fare questa cessione: se così avvenisse, però, Atlantia resterebbe, almeno a breve termine, una società concentrata sul settore aeroportuale – e Atlantia stessa non si aspetta un ritorno ai livelli di attività precedenti alla pandemia prima del 2024 – con nuove strade da cercare nel settore della mobilità.
Insomma, la situazione è complicata e non è detto che alla fine si possa arrivare a una soluzione. In ogni caso, tra le due strade, la seconda sembra più percorribile: non ci sarebbe, dunque, un’offerta pubblica d’acquisto su Atlantia – quindi non vediamo spazio per speculare sul titolo – ma una vendita di ramo d’attività che porterebbe una valanga di liquidità nelle casse di Atlantia. È probabile, se questo dovesse avvenire, che possa essere distribuito un dividendo straordinario ai soci di Atlantia: in tal senso, nonostante i rischi (tutto potrebbe saltare o lo scorporo, secondo alcune voci, potrebbe avvenire dopo aver ritirato la società dagli scambi di Borsa) cambiamo il consiglio sulle azioni Atlanta da vendi a mantieni.
Aggiornamento 8/4/22 ore 10: il principale socio di Atlantia, Edizione srl (circa il 30% delle azioni Atlantia) starebbe pensando di battere sul tempo gli spagnoli e fare lei stessa un'offerta pubblica d'acquisto sulle azioni Atlantia che ancora non ha in mano. In questo modo eventuali scissioni di attività avverrebbero solo dopo aver ritirato la società dal listino. Si parla di un prezzo d'offerta di circa 24 euro per azione, non un grande premio rispetto ai circa 21 euro su cui viaggia il titolo alle ore 10 dell'8 aprile 2022. I rischi sono troppi rispetto al guadagno potenziale. Confermiamo che non è il caso di speculare comprando ora le azioni Atlantia, ma se le hai in mano mantienile.