Non si sanno le date, ma si sa che sua quotazione avverrà con la fusione per incorporazione in una società già scambiata a New York, Tiga Acquisition (10,24 Usd; Isin KYG886721037). Tiga è una SPAC, società senza attività, piena solo di liquidità da investire per rilevarne un’altra. E così farà con Grindr: le due società hanno annunciato un accordo che valuta tutta Grindr, debiti inclusi, circa 2,1 miliardi di dollari. Tiga si fonderà con Grindr, dando il suo tesoretto di liquidità (più altro denaro), e le azioni Tiga cambieranno nome in Grindr. Quello sarà il momento ufficiale in cui Grindr arriverà in Borsa, ma nel frattempo, scommettendo che l’operazione vada in porto, potresti cominciare a portarti avanti acquistando azioni Tiga. Vale la pena?
I punti di forza e di debolezza di Grindr
Partiamo dalla valutazione di Grindr, 2,1 miliardi di dollari, per capire se sopravvaluta, o no, le prospettive della società. Grindr è una piattaforma che permette agli utenti di entrare in contatto con la geolocalizzazione. Fa ricavi in due modi: vendendo pacchetti di servizi a pagamento (per esempio, quelli che permettono di aumentare il numero di utenti visualizzabili), e con gli annunci pubblicitari per chi usa Grindr gratis. Le spese sono rivolte in prevalenza allo sviluppo tecnologico e alla pubblicità dei propri servizi. Grazie alla forza del marchio (è tra le principali piattaforme di incontri per la comunità LGBTQ+) può avere buoni livelli di redditività e ha chiuso il 2021 in utile. Non solo, le prospettive sono di crescita sostenuta: l’utenza è in media giovane (per lo più tra i 18 e i 35 anni) e si stima che in 5 anni il numero di persone che si identificano come LGBTQ+ possa aumentare a livello globale di circa il 23% (con picchi di crescita nella fascia tra i 18 e i 24 anni), per una capacità di spesa che dovrebbe passare dai 10,4 ai 14 miliardi di dollari. Non per nulla, Grindr si aspetta nel 2023 un utile industriale (al netto di componenti straordinarie) di fatto raddoppiato rispetto a quello del 2021, con una crescita dei ricavi da qui al 2025 di quasi il 40% medio annuo.
La valutazione di Grindr sembra allineata a quella di concorrenti già in Borsa, come Match Group (76,7 Usd; Isin US57667L1070) e Bumble (28,17 Usd; Isin US12047B1052). Il rapporto tra valore complessivo aziendale e i ricavi attesi al 2023 (più è basso più le azioni sono convenienti) è, per esempio, pari a 7,2 per Grindr, contro il 6,1 di Match e il 5,9 di Bumble. Migliori sono gli indicatori che confrontano valore aziendale e utile industriale (14,5 per Grindr al 2023 contro il 16,9 di Match e il 22,4 di Bumble), mentre in chiaroscuro sono quelli che riguardano il valore delle azioni di Grindr in rapporto a utili attesi e valore contabile. Stiamo parlando di una valutazione nel complesso corretta e che, dunque, non rende le azioni particolarmente interessanti per un acquisto. A questo aggiungi tre fattori di rischio. Primo: deve dimostrare di poter accelerare sulla crescita degli utenti paganti. Nel 2021, considerando i valori medi mensili, tale crescita si è limitata a circa il 3,5%, con un numero complessivo di utenti ancora lievemente inferiore a quello del 2019 (la maggior fetta dei ricavi arriva dagli utenti paganti). Secondo: è stata già multata da un ente di vigilanza norvegese per infrazione delle norme europee sulla tutela dei dati sensibili degli utenti e vendite di dati degli utenti sarebbero avvenute in passato. Il gruppo si difende dicendo di avere messo in atto pratiche più in linea con il rispetto delle normative sulla privacy, ma ciò non consente di escludere che possano esserci grane legali, quindi costi. Terzo: nonostante la posizione di forza, la concorrenza continua ad aumentare (vedi i servizi di incontri lanciati, per esempio, da Facebook). Insomma, le stime di crescita potrebbero ridimensionarsi e rendere la valutazione meno interessante, a tutto detrimento dell’andamento delle azioni in Borsa. Morale: considerato che l’operazione deve essere ancora approvata dagli azionisti di Tiga e che potrebbe avvenire da qui a parecchi mesi, il rischio di comprare azioni Tiga (diventeranno Grindr) ci pare troppo elevato. Non consigliamo di comprarle.
Match è la società che possiede Tinder, tra le piattaforme utilizzate prevalentemente dalla comunità eterosessuale più grandi al mondo (circa 58 milioni di utenti attivi al mese contro gli 11 di Grindr), ma ha anche Hinge, prevalentemente rivolta alla comunità LGBTQ+. Bumble possiede sia l’omonima piattaforma d’incontri, caratterizzata, per gli incontri eterosessuali, da un maggior potere concesso alle donne, sia Badoo (anche questa usata più dalla comunità eterosessuale).
Le SPAC spaccano sempre meno a wWall Street
Del resto, le Tiga non hanno reagito alla notizia e viaggiano poco sopra i 10 dollari per azione che gli azionisti di Tiga potrebbero riavere (non 10 dollari esatti, la cifra potrebbe essere pochi centesimi sopra o sotto a seconda degli interessi e delle spese) se l’operazione non andasse a buon fine. È una sorta di indifferenza che deriva dal disamoramento del mercato verso le SPAC. Due i motivi principali. Primo: le SPAC hanno l’obiettivo di individuare una preda e fondersi con questa. Fatta la fusione, la preda continua a vivere in Borsa sulla base delle sue prospettive e sui suoi risultati. L’andamento delle prede è stato, generalmente, negativo: considerando le sole 37 operazioni chiuse nel 2022, in soli 3 casi, dopo la fusione, le quotazioni sono salite. In tutti gli altri ci sono perdite, talora anche oltre il 90%. Quindi investire nelle SPAC, una volta concluso il processo di fusione, in genere non ha portato buoni risultati. Secondo: le autorità Usa vogliono intervenire introducendo più tutele per chi acquista le SPAC, soprattutto come responsabilità per chi le porta in Borsa. Questo rende le SPAC non più le vacche da mungere che hanno garantito laute commissioni alle banche che hanno gestito gli sbarchi in Borsa (e spesso gestivano anche le prede poi acquisite, in chiaro conflitto d’interesse): non per nulla un colosso come Goldman Sachs, tra i più grandi sponsor delle SPAC, ha messo in pausa la sua attività nel settore in vista di queste modifiche normative. L’effetto è che le SPAC sono in cerca di una preda o in fase di approvazione della fusione, nella stragrande maggioranza dei casi viaggiano stancamente intorno ai 10 dollari, senza guizzi. E questo spiega perché l’Etf Spac and new issue Etf (27,3 Usd; Isin US19423L6728), che racchiude tante di queste società, sia da mesi quasi stabile (dalla analisi di luglio 2021, vedi n° 1425, ha perso il 5,5% contro il -13,5% delle Borse). Le prospettive di recupero a breve non sono granché, ma le nuove regole potrebbero portare a una selezione più attenta della qualità delle aziende con cui le SPAC si fondono, fatto che potrebbe giovar loro in Borsa. Solo in quest’ottica di medio-lungo termine, speculativa, puoi mantenere le quote di questo Etf che già hai (ricorda che non è armonizzato, quindi la fiscalità va gestita in dichiarazione dei redditi). Se non lo hai, non acquistarlo.
A dimostrazione di quanto il prezzo delle azioni ex-SPAC, una volta concluso il processo di fusione, sia andato mediamente male, c’è ‘andamento dell’Etf Defiance Next Gen SPAC (14,66 Usd; Isin US26922B2043), che ha in pancia non solo SPAC in cerca di “prede”, ma anche molte che hanno già completato il processo di fusione: dalla nostra analisi dello scorso luglio (vedi n° 1425) ha perso il 38% del suo valore (-5,5% per l’Etf con solo SPAC in cerca di “prede”, vedi paragrafo a fianco). Non acquistarlo.
E lo sbarco delle Etoro?
Dall’accordo tra la SPAC e la società “preda” alla loro effettiva fusione possono passare anche parecchi mesi: era il marzo del 2021 quando la SPAC FinTech Acquisition Corp V (9,82 Usd; Isin US31810Q1076) annunciava l’accordo per fondersi e portare in Borsa la nota piattaforma di trading EToro. Ancora oggi non si sa quando la fusione avverrà e lo scenario di mercato, con i cali delle azioni di altre piattaforme di trading, da allora è progressivamente peggiorato. Puoi mantenere le FinTech Acquisition Corp V solo scommettendo sul fatto che alla fine l’operazione si compirà e che le Etoro possano esser pimpanti il primo giorno di quotazione. Poi in ogni caso dovrai subito venderle.