AUMENTO MONSTRE
Con l’aumento di capitale Saipem punta a raccogliere, in totale, 2 miliardi. Per darti un’idea di quanto sia “pesante” questa cifra ti basti pensare che, dopo le perdite di quasi 2 miliardi e mezzo dello scorso anno, il capitale di Saipem si era ridotto, a fine 2021, a poco più di 300 milioni di euro. In altre parole, Saipem sta battendo cassa per una cifra pari a 6-7 volte il suo capitale attuale.
LE CARATTERISTICHE DELL'OPERAZIONE
In concreto, Saipem offre ai propri azionisti la possibilità di acquistare 95 nuove azioni per ogni azione vecchia, al prezzo di 1,013 euro per azione. Per aderire all’aumento di capitale c’è tempo da lunedì 27 giugno fino all’11 luglio; per chi decide invece di non aderire, c’è tempo solo fino al 5 luglio per vendere i diritti di opzione che gli sono stati assegnati.
Considerando che le azioni Saipem (Isin IT0005495657) viaggiano al momento in cui scriviamo a 29,53 euro, il prezzo dell’aumento può sembrare un affare. Ma non è così.
Proprio perché la cifra da raccogliere è enorme, l’aumento di capitale è fortemente diluitivo, cioè prevede, come hai visto, un numero enorme di nuove azioni, a un prezzo apparentemente stracciato. È un meccanismo che, da un lato, “alletta” gli investitori proprio per il prezzo unitario basso, e dall’altro forza gli azionisti “di peso” (Eni e Cdp, in questo caso), a metter mano al portafoglio se non vogliono veder fortemente annacquata la loro quota di capitale (di questi meccanismi te ne abbiamo già parlato in passato, per esempio qui https://www.altroconsumo.it/investi/investire/azioni/analisi/2015/05/come-ti-caccio-il-socio-o-quasi, l’esempio è datato ma il meccanismo è identico).
Non a caso, la reazione del mercato è stata fortemente negativa: prima dell’annuncio, il titolo viaggiava intorno ai 42 euro, e ha perso quindi quasi un terzo del suo valore in pochissimi giorni.
CHE FARE?
Se hai seguìto i nostri consigli, da tempo non dovresti avere titoli Saipem in mano. Ma se comunque ne hai, val la pena aderire? Di fatto, non vediamo grandi rischi che Saipem non riesca a raccogliere la cifra prevista (Eni e Cdp hanno già garantito la sottoscrizione del loro 44% dell’aumento, mentre per la parte restante dell’aumento c’è il supporto di un gruppo di banche nel caso in cui gli azionisti disertino). Ciò nonostante, il nostro consiglio è comunque di non aderire: le difficoltà del gruppo, considerato anche l’andamento del petrolio e dell’economia in generale, non sono comunque finite. Ci aspettiamo un 2022 ancora in perdita, seppur per cifre molto più modeste rispetto al 2021, e riteniamo possibili ulteriori scivoloni dell’azione, anche se dal nostro consiglio di vendita a inizio febbraio ha già perso circa metà del suo valore.
MONTAGNE RUSSE IN ARRIVO
Se leggi questa analisi “in tempo reale”, sei ancora in tempo per vendere le azioni Saipem entro venerdì 24 giugno, prima che parta l’aumento. Se invece hai ancora in mano le azioni dopo la partenza dell’aumento di capitale, le cose si fanno più complicate. Primo, perché dovrai effettuare due diversi ordini di vendita: uno per le azioni, e uno per i diritti di opzione che ti sono stati assegnati. Secondo, perché con le caratteristiche diluitive dell’aumento, gran parte del valore delle tue azioni attuali finirà nel diritto di opzione (secondo i nostri calcoli, dei 29,53 euro attuali, lunedì mattina 28,22 euro andranno nel diritto e 1,31 euro nell’azione, vedi riquadro), e come ti abbiamo detto qui sopra devi vendere il diritto entro pochi giorni, dopo i quali non varrà più nulla. Terzo, perché ci aspettiamo (come sempre in questi casi) forti alti e bassi sia per il prezzo dell’azione, sia per il prezzo del diritto: l’effetto ottico del nuovo prezzo dell’azione, nonché qualche ritardo nell’adattamento dei sistemi automatici di trading, portano sempre a forti turbolenze (già all’apertura di lunedì, i valori di azioni e diritto che ti abbiamo indicato qui sopra potrebbero cambiare notevolmente). Vendi azioni e diritti il prima possibile, senza aspettare l’ultimo momento.
PERCHE' VA TUTTO NEL DIRITTO?
Perché ti abbiamo detto che, con queste caratteristiche, gran parte del valore delle tue azioni finirà nel diritto di opzione? Perché da lunedì un eventuale investitore che volesse acquistare 95 azioni Saipem ha due possibilità per farlo: comprare direttamente le azioni, oppure acquistare da te vecchio azionista un diritto di opzione ed esercitarlo. Con i due prezzi che abbiamo ipotizzato, se l’investitore compra direttamente 95 azioni, paga 95*1,31=124,45 euro. Se invece sceglie la seconda strada, paga 28,22 euro per acquistare il diritto di opzione e altri 96,23 per esercitarlo e acquistare le 95 azioni a 1,013 euro; totale, 124,45 euro, esattamente come acquistando direttamente le azioni. Se una delle due strade fosse più “economica” dell’altra, per la legge della domanda e dell’offerta i prezzi delle azioni e dei diritti si modificherebbero subito per rendere di nuovo le due strade indifferenti.