Prezzo di riferimento al momento dell’analisi (13/6/22): 79,76 euro
Consiglio: Vendi
La molecola bimekizumab della belga UCB (Isin BE0003739530), già approvata in Europa, Gran Bretagna, Giappone e Canada per trattare la psoriasi a placche, non ha ottenuto il via libera alla sua commercializzazione negli USA. La sicurezza e l’efficacia non sono in discussione, ma ci sono problemi tecnici da risolvere nella fabbrica dove viene prodotto il farmaco. Questo incidente di percorso, anche se non mina la fiducia di UCB di poter vendere questo prodotto negli Usa (il mercato più grande e redditizio), ritarda la sua commercializzazione su questo mercato di almeno 12 mesi e rischia di ritardare anche le domande di omologazione per altre sue indicazioni terapeutiche (artrite psoriasica e osteoartrite). La concorrenza avrà, inoltre, più tempo per occupare il mercato e il periodo di sfruttamento del suo brevetto sarà più ridotto. Il bimekizumab è il prodotto chiave nel portafoglio di molecole del gruppo belga: con vendite che dovrebbero raggiungere i 3 miliardi nel 2030 (complessivamente per tutte le indicazioni terapeutiche) dovrebbe compensare la perdita dei brevetti del Vimpat (2022) e del Cimzia (2024), che insieme hanno generato il 59% del fatturato di UCB nel 2021. Potendo quindi ritenere che il bimekizumab giustifichi, da solo, 1/3 del prezzo del titolo UCB, qualsiasi incertezza riguardo questa molecola rischia di farlo sprofondare. Il nostro consiglio, quindi, non cambia: vendi questa azione più rischiosa della media.