Prezzo al momento dell'analisi (27/07/2022): 8,12 euro
Nel secondo trimestre dell’anno il gruppo Poste Italiane (Isin IT0003796171) ha registrato un aumento del 5,1% dei ricavi rispetto al secondo trimestre 2021, portando il bilancio dell’intero semestre a un +3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dietro questo +5,1% si nascondono andamenti contrastanti per i vari rami di attività: se la corrispondenza e i pacchi arretrano lievemente (-0,9%), così come i servizi assicurativi (-1,2%), i servizi finanziari registrano invece un ben più brillante +10,4% nel trimestre e soprattutto i servizi di pagamento e mobile, pur rappresentando ancora meno di un decimo del volume totale di attività del gruppo, viaggiano a gonfie vele con un +21%.
Tutto questo, unito a un controllo dei costi che sono in diminuzione rispetto allo scorso anno, ha portato l’utile industriale del semestre a sfiorare quota 1,4 miliardi, in rialzo di oltre il 32% sul primo semestre del 2021. L’utile netto semestrale, infine, è salito del 24,7%, a quota 0,74 euro per azione.
In sintesi, i buoni risultati nei nuovi comparti di attività stanno più che compensando il calo dell’attività di corrispondenza, nonostante le incertezze dei mercati finanziari. Per questo, alziamo le stime sull’utile 2022 e 2023 rispettivamente a 1,34 e 1,42 euro per azione. Proprio a causa delle incertezze dei mercati finanziari, tuttavia, preferiamo ribadirti la nostra posizione prudenziale: limitati a mantenere.