Prezzo di riferimento al momento dell’analisi (10/8/22): 24,87 euro
Isin: LU1598757687
Consiglio: Mantieni
Beneficiando di prezzi di vendita elevati, il produttore siderurgico ArcelorMittal ha generando un flusso di liquidità migliore del previsto nel 2° trimestre dell’anno: 2,55 miliardi di dollari contro i 2 miliardi del 1° trimestre 2022 e i 2,3 miliardi del 2° trimestre 2021. Il gruppo è riuscito, dunque, a resistere bene in un contesto caratterizzato da una minore domanda di acciaio da parte dell’industria automobilistica o edile, che in generale ha iniziato ad attingere alle proprie scorte piuttosto che effettuare ordini in un contesto economico in deterioramento. È probabile, però, che ArcelorMittal abbia raggiunto l’apice, in termini di conti, per l’anno in corso: ci aspettiamo che questi buoni risultati per il 2° trimestre siano i più alti dell'anno, il che ci spinge a essere cauti nelle nostre stime di utile per azione per il 2023, a 5 euro, in forte calo rispetto ai 13 euro del 2022. Nei prossimi mesi, infatti, ci aspettiamo un calo dei prezzi di vendita che si aggiungerà al calo dei volumi di vendita. Apprezziamo, però, che il gruppo utilizzi 1,4 miliardi di dollari di liquidità per l’acquisto di azioni proprie, entro maggio 2023, senza tralasciare gli investimenti per la crescita: grazie alla sua solidità finanziaria, può acquistare per 2,2 miliardi di dollari il gruppo brasiliano CSP, specializzato in semilavorati, rafforzando la presenza in questo Paese. Il gruppo ha recuperato terreno in Borsa nelle ultime settimane, ma la scarsa visibilità sull’entità del rallentamento economico ci incoraggia a restare prudenti col consiglio.