Prezzo al momento dell'analisi: (05/08/2022): 73,67 Usd
Come ci aspettavamo, l'americana General Electric (Isin US3696043013) continua a mostrare segni di debolezza, dovendo lottare in un contesto delicato (disagi logistici, inflazione, rallentamento economico). Nel 2° trimestre solo l'attività “aeronautica” si è distinta nettamente con un incremento del fatturato del 27%, beneficiando ad esempio di proficui servizi di manutenzione a seguito dell'emergenza sanitaria. Questa è una fortuna per il gruppo perché in altri comparti come “salute” o “energia” (turbine e rinnovabili) la crescita è debole o addirittura negativa. Complessivamente, sulla base di un fatturato in lieve aumento del 2% (in parte ridimensionato dagli effetti negativi dei cambi), il risultato resta una perdita (-0,78 dollari per azione), seppur più limitata di quanto temuto da alcuni analisti. Inoltre, il gruppo sta rivedendo al ribasso la propria capacità di generare cassa dalle proprie attività nel secondo semestre. Senza riattivare l'allerta rossa sul livello ancora alto dell'indebitamento del gruppo, ciò non rassicura le prospettive di medio termine. Sebbene abbia già molto da fare per non essere lasciato indietro dai concorrenti, il management è anche in parte assorbito dal suo piano di dividere il gruppo in 3 entità. La prima operazione, ovvero la separazione dell'attività “sanitaria”, è prevista per l'inizio del 2023.
In sintesi, i risultati semestrali testimoniamo ancora una volta la scarsa qualità di questo titolo, e la prevista scissione in tre potrebbe penalizzare gli azionisti. Vendi.