Il secondo trimestre di Inwit (9,7 euro) si è chiuso con risultati in crescita. Il fatturato è aumentato del 9,3%, mentre l’utile netto è risultato in progresso del 43,4%. La crescita dei risultati riflette quella a livello industriale: aumentano le nuove ospitalità e procede anche spedita la creazione di nuovi siti. Una tendenza che è destinata a continuare, visto che a fine luglio è stato concluso un accordo con OpenFiber secondo il quale costruirà̀ fino a 500 nuovi siti per fornire ospitalità̀ agli apparati di Open Fiber con l’obiettivo di facilitare l’accesso alla rete a banda ultra larga. La maggior parte di questi siti dovrebbero essere costruiti entro il 2022-2023. Un ulteriore sostegno alla crescita ed anche ai margini potrà arrivare anche dal fatto che buona parte dei ricavi di Inwit sono indicizzati all’inflazione. Per tutti questi motivi, manteniamo inalterate le nostre stime sulla società, utile per azione a 0,278 euro nel 2022 e a 0,35 nel 2023, e confermiamo anche il consiglio: mantieni.
Sul fronte dell’assetto societario, Tim ha concluso la cessione ad Ardian di un'ulteriore quota del 41% di Daphne 3, società che detiene una partecipazione del 30,2% in Inwit. Questi movimenti sul capitale, anche nel futuro, poter sostenere il titolo, ma non vale la pena speculare.