Ralph Lauren chiude positivamente il trimestre, ma si teme un autunno meno brillante

Ralph Lauren chiude un buon trimestre
Ralph Lauren chiude un buon trimestre
Il gruppo Ralph Lauren (98,12 Usd; Isin US7512121010) ha di recente chiuso un trimestre molto positivo: le vendite sono cresciute, nel complesso, dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2021/22, nonostante l’impatto negativo dei cambi sull’andamento dei ricavi. La crescita più elevata, nel periodo, c’è stata Europa (+28% a cambi costanti, +17% tenendo conto dell’effetto cambio) e con una prevalenza delle vendite in negozio rispetto al canale digitale. I ricavi, in Asia sono cresciuti del 26% a cambi costanti, +16% tenendo conto dell’effetto cambio, mentre negli Usa la crescita si è fermata al 5%. Per ora, l’incidenza dei costi legati alla produzione resta inalterata (pesa circa il 45% dei ricavi, come nel 1° trimestre dello scorso esercizio), ma l’aumento dei costi, tra cui quelli legati alle materie prime e alla logistica, che sembra essere inevitabile nei prossimi mesi, inizia a preoccupare il gruppo. Dal punto di vista dell’utile, questo trimestre si è chiuso con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2021/22, legata a minori interessi incassati. Anche nei prossimi mesi i ricavi dovrebbero continuare a salire (le previsioni parlano di un +11%), ma l’aumento dei costi e la volatilità del cambio di alcune valute dovrebbero giocare a sfavore di Ralph Lauren, che teme un vero e proprio “autunno caldo”. Il titolo ha reagito bene ai risultati, come molti altri del settore moda, ha risentito delle incertezze legate alla pandemia di Covid – per altro non ancora alle spalle - e al timore di nuovi lock down, per poi recuperare quando, negli ultimi mesi, è stato chiaro che non ci sarebbero state nuove misure restrittive, almeno in Europa e negli Usa. È probabile, però, che ci possano essere nuovi scossoni direttamente legati all’evoluzione di una situazione geopolitica quanto mai delicata. Gli indicatori ci mostrano come, ai prezzi attuali, il titolo resti conveniente rispetto al settore abbigliamento (P/E pari a 13 contro il 26 del settore, P/BV di 2,8 circa, rispetto ai circa 7 del settore): a questi prezzi il titolo resta conveniente, ricorda, però, che si tratta di un acquisto di lungo periodo e non di un investimento “mordi e fuggi”.
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