Eni lavora per ridurre la dipendenza dalla Russia

Eni
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Prezzo al momento dell'analisi (22/09/2022): 11,34 euro
Consiglio: mantieni
Tanti i fronti aperti per il gruppo petrolifero italiano. Se la quotazione di Plenitude (attività retail e rinnovabili) è, per il momento, congelata (ma non del tutto accantonata) per via delle turbolenze dei mercati, il gruppo sta nel frattempo cominciando a pensare a un’altra quotazione: quella delle attività relative alle bioraffinerie. Così come per le attività di Plenitude, anche l’attività delle bioraffinerie sta riscuotendo un crescente interesse da parte del mercato; la quotazione potrebbe, quindi, essere una buona mossa per valorizzare queste attività e virare sempre più verso la transizione energetica. Ciò non toglie, tuttavia, che almeno a medio termine le prospettive di Eni restino strettamente legate all’attività tradizionale, ma anche in questo ambito ci sono novità. Per rafforzare la capacità di soddisfare il fabbisogno europeo, sganciandosi sempre più dalla dipendenza dalla Russia, Eni ha rilevato da BP le attività in Algeria, Paese in cui è comunque già presente da oltre quarant’anni. Mossa positiva, ma le incognite (in particolare sull’andamento dei prezzi del petrolio, nonché sull’economia in generale) restano tante. Per questo, e pur tenendo conto dei risultati semestrali positivi di cui ti abbiamo parlato a fine luglio, il nostro consiglio rimane prudenziale: limitati a mantenere.
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