Prezzo al momento dell’analisi (16/12/2022): 8,69 usd
Consiglio: mantieni
Il nuovo amministratore delegato di Teva (è il “capitano”), che entrerà in carica il 1° gennaio, ha lunga esperienza nel settore: ha guidato per cinque anni la divisione di prodotti generici Sandoz della svizzera Novartis. L’indebitamento netto è sceso a 19 miliardi di dollari a fine settembre dai 34,8 miliardi di fine 2016, ma l’azione non ne ha beneficiato, penalizzata dalla concorrenza dei generici sul Copaxone (sclerosi multipla), dalla flessione del mercato dei generici (forte pressione al ribasso sui prezzi, in particolare negli Usa) e dalla crisi degli oppioidi negli Usa, per cui Teva sta perfezionando un accordo da 4,35 miliardi di dollari. Dopo un 3° trimestre deludente, il gruppo ha ridotto ancora le previsioni. I conti torneranno in rosso nel 2022, ma la situazione dovrebbe migliorare nel 2023, con la risoluzione della crisi degli oppioidi e il lancio di Risperidone LAI (schizofrenia) e di un biosimilare dell’Humira.