Le ragioni d’ottimismo dei mercati: La Cina…
Due sono state le ragioni che hanno permesso ai mercati di trovare un generale buon andamento in questo avvio di 2023. Primo motivo: la diffusione dei contagi in Cina, dopo aver fatto sbandare le Borse a fine anno, non sembra più preoccupare troppo il mercato. Certo, i dati di dicembre relativi sia all’attività manifatturiera, sia a quella dei servizi del Paese sono stati su valori non brillanti (indicano una contrazione), ma il mercato, come sempre, guarda al futuro e ha preferito concentrarsi sul morale degli imprenditori cinesi, in miglioramento per il 2023. La sensazione è che si possa arrivare a una svolta già a marzo 2023, con un’economia cinese che potrebbe ripartire – sebbene non sui tassi di crescita di qualche anno fa. A dimostrazione delle minori paure del mercato sulla diffusione pandemica c’è l’andamento generale delle azioni del settore viaggi, che, nonostante le discussioni sulle restrizioni ai viaggiatori cinesi, hanno comunque messo su in settimana il 4,2%. Le azioni Ryanair (13,95 euro; Isin IE00BYTBXV33), in particolare, hanno guadagnato il 14,2% dopo che il gruppo ha rivelato che a dicembre 2022 il numero di passeggeri non solo è aumentato di oltre il 20% rispetto a un anno prima, ma è anche salito di circa il 3% rispetto ai valori pre-pandemia. Permangono, però, tutta una serie di rischi – dall’evoluzione del conflitto in Ucraina sino alle oscillazioni dei prezzi di carburanti – che ci portano a non consigliarti l’acquisto di queste azioni.
Nonostante l’esplosione dei contagi in Cina, alcuni esponenti dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno in generale rassicurato sul fatto che non sembrerebbero emergere nuove varianti. Questo ha un po’ fatto raffreddare la corsa di alcune azioni del settore farmaceutico, come Pfizer (50,92 Usd; Isin US7170811035) – il mercato speculava sulla necessità di nuovi vaccini “aggiornati” – che ha perso lo 0,6% in settimana. Restano, comunque, azioni da acquistare (vedi qui).
… e i dati europei
La seconda ragione che ha permesso alle Borse di mantenere un buon andamento va cercata nella pubblicazione di alcuni dati macroeconomici rassicuranti, soprattutto in Europa. In particolare, in Germania il mercato del lavoro sembra tenere – i livelli di disoccupazione, nonostante la crisi energetica, si sono dimostrati inferiori alle attese – e anche gli indicatori legati all’attività manifatturiera e dei servizi si sono dimostrati in miglioramento – vale in generale per tutta l’Eurozona. Insomma, la sensazione è che se recessione ci sarà, potrebbe essere meno pronunciata del previsto. Tutto dipenderà dal ritmo di rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea che, in un contesto del genere, ha già chiarito che continuerà comunque con la manovra “restrittiva”. In questo senso, le azioni bancarie europee hanno reagito positivamente alle prospettive di rialzo dei tassi d’interesse – significa che la loro redditività può aumentare. In particolare, a Milano le azioni Banco Bpm (3,64 euro; Isin IT0005218380) hanno archiviato un rialzo del 9,2% dopo che il gruppo ha espresso ottimismo per il 2023 nonostante le prospettive di recessione in Europa. A favorire la ripresa del titolo anche le indiscrezioni su una conferma dei vertici, che darebbe continuità al lavoro di miglioramento dei bilanci evidenziato nel corso degli ultimi tempi. Restano, però, incertezze sull’elemento che più potrebbe spingere il titolo, ovvero la partecipazione a “matrimoni” con altre realtà bancarie italiane: il “patto” tra alcuni soci del gruppo è salito all’8,3% del capitale e questo potrebbe rendere più complicate alcune “scalate” che, invece, darebbero pepe al titolo. Per queste ragioni, nel complesso il nostro consiglio sulle azioni non cambia: vendi.
In passato abbiamo consigliato una speculazione sulla possibilità che fusioni e acquisizioni nel settore bancario italiano dessero “pepe” alle azioni del settore: in particolare avevamo suggerito di acquistare quote dell’Etp Wisdomtree Ftse mib banks (207,92 euro, Isin IE00BYMB4Q22; +7,6% in settimana) – raccoglie l’andamento delle principali banche italiane quotate in Borsa. Al momento, però, non crediamo sia il caso di rinnovarla – viaggia sui massimi degli ultimi 5 anni. Limitati a mantenere le quote.
Benzina in serbatoio
È stata una settimana generalmente positiva per tutti i settori, anche se alcuni sono risultati un po’ in affanno, come quello automobilistico che ha archiviato un rialzo limitato allo 0,8%. Il dato sembra strano se si considera il calo dei prezzi del gas e del petrolio – in particolare, la qualità di greggio brent ha perso il 7,4% mantenendosi poco sopra i 78 dollari al barile – ma si spiega con il tracollo delle azioni Tesla (113,06 Usd; Isin US88160R1014) che hanno lasciato sul terreno l’8,2%. A determinare questa contrazione le comunicazioni sul numero di consegne di auto nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno: sono risultate inferiori alle attese del mercato e hanno fatto fallire l’obiettivo del gruppo di un aumento delle consegne del 50% in tutto il 2022 rispetto al 2021 – il gruppo negli scorsi anni aveva abituato il mercato a sorprendere in modo positivo. Preoccupano, poi, gli ulteriori tagli alla produzione previsti nel mese di gennaio nello stabilimento di Shanghai – la Cina è un mercato fondamentale – e la concorrenza di altri gruppi automobilistici che stanno investendo sull’elettrico: Stellantis (14,45 euro; Isin NL00150001Q9), per esempio, ha annunciato di avere la tecnologia per competere ora con Tesla – le azioni Stellantis, complici anche buoni dati di vendita, hanno guadagnato l’8,9%. Mantieni Stellantis, vendi Tesla.
Risposte a domande sullo split di General Electric
@Fedele Il 4/1 General Electric (71,94 Usd; Isin US3696043013) ha completato la prima parte della complessa operazione di scissione societaria, quotando separatamente in Borsa la divisione salute – le azioni di questa nuova divisione prendono il nome di GE Healthcare Technologies (58,95 Usd; Isin US36266G1076).
@Silvana Il calo brusco di prezzo delle azioni General Electric nella giornata del 4 gennaio è legato all’operazione di scissione che abbiamo descritto qui su. In ogni caso, ti sarà attribuita – se la banca non l’ha già nel frattempo fatto – una azione GE Healthcare Technologies ogni 3 azioni General Electric che avevi.
@Tommaso Tenendo conto dello scorporo, l’andamento delle azioni General Electric è stato in realtà positivo in questo avvio di 2023. Restiamo, però, convinti che i tempi della scissione siano tardivi: ti ribadiamo di vendere sia le General Electric, sia le GE Healthcare Technologies. Non saranno da noi più seguite.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro).
Australia: +1%; +2,6%; Canada: +2,3%; +3,5%; Cina: +9,8%; +10,5%; Corea: +2,4%; +2,7%; Giappone: -0,5%; -0,2%; Indonesia: -2,6%; -2,4%; Messico: +6,7%; +9,3%; Regno Unito: +3,3%; +4,2%; Svezia: +4,6%; +3,8%; Stati Uniti: +1,5%; +2,1%; Svizzera: +3,9%; +3,9%
Variazioni e valutazioni su prezzi al 6/1/2023.