Prezzo al momento dell’analisi (4/1/2023): 0,2314 euro
Consiglio: mantieni
Anche se il governo aveva promesso una decisione entro fine anno, la scadenza del 31 dicembre è passata senza che si sia arrivati a un accordo sul futuro della rete di Telecom Italia. Non c’è stata rottura e le trattative proseguono, ma è anche vero che le posizioni dei principali azionisti, Cassa depositi e prestiti (Cdp) con il 9,8% e Vivendi con il 23,75%, restano distanti. Le due principali strade su cui si discute sono due: da un lato c’è la possibile vendita di NetCo (la società che controlla la rete e Sparkle) che è l’opzione preferita da Cdp, dall’altra c’è la possibile scissione di Telecom Italia in due società separate, una per la rete e una per i servizi, con l’assegnazione agli azionisti dei titoli di entrambe le società (opzione preferita da Vivendi). Altro punto su cui le parti devono ancora trovare un terreno comune è quello di come ripartire l’ingente debito di Telecom sulle diverse entità che deriverebbero dalle operazioni straordinarie – per non azzopparle già in partenza, potrebbe essere necessario vendere delle attività per alleggerire il carico complessivo dei debiti. Infine, c’è da capire come gestire la questione delle azioni di risparmio. Il dossier, insomma, è corposo e sta richiedendo più tempo del previsto, ma c’è di buono che le parti sembrano ancora disponibili a trattare – non foss’altro perché nessuna vuole assumersi la responsabilità dell’interruzione dei negoziati. Per questo, pur non spingendoci a consigliarti ora l’acquisto del titolo, se lo hai già puoi mantenerlo.