Sereno sulle Borse occidentali

Grafico
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Cosa ha mosso le borse in settimana
Il mercato sembra essere rimasto soddisfatto dagli annunci fatti in settimana dalle Banche centrali. In particolar modo sembra essere piaciuta la definizione di un piano di politica monetaria da qui a qualche mese, che dovrebbe evitare delle sorprese. In generale, complici anche le indicazioni giunte dal Fondo monetario internazionale (ente che riunisce circa 200 Paesi con l’obiettivo di promuovere il commercio internazionale), le decisioni delle Banche centrali sembrano avere contribuito a sostenere la speranza che il rallentamento della crescita economica possa non essere così drammatico come si temeva fino a qualche mese fa. Attenzione, si tratta di speranze fragili – alcuni dati sull’economia americana rilasciati alla fine della settimana hanno riportato inquietudine sul futuro – e non tutto è rose e fiori: i dati sulla crescita economica tedesca sono risultati peggiori del previsto, la tensione tra Cina e Stati Uniti potrebbe rialzarsi con conseguenze negative sulle catene di approvvigionamento, in India si segue con apprensione l’evoluzione di un potenziale grande scandalo finanziario che coinvolge Adani Group, conglomerata indiana molto rilevante per il Paese e, infine, ci sono delle tensioni a livello d’inflazione che si stanno registrando anche in Corea del Sud. Nel complesso confermiamo le nostre strategie d’investimento.
La luce di Milano
Grande protagonista della settimana è stata anche la stagione dei conti societari, che entra nel vivo anche in Europa. In particolare, dopo annunci non proprio brillanti che erano arrivati fin qui dalle banche Usa, hanno sorpreso in positivo i conti di Unicredit (18,02 euro; Isin IT0005239360), le cui azioni sono salite in settimana del 13,4%. Come spieghiamo a pagina 6, in effetti, i conti hanno mostrato una resilienza inaspettata, ma preferiamo mantenerci prudenti col consiglio, viste le possibili tensioni sia in termini di crescita economica – l’Italia ha già registrato una contrazione della ricchezza nell’ultimo trimestre dell’anno – sia per effetto dei minori acquisti dei nostri titoli di Stato da parte della Banca centrale europea, sia per il mantenimento di una certa esposizione al mercato russo (sebbene ridotta nell’anno). Vendi. A trainare Milano anche il +11,6% di Telecom Italia (0,28 euro; Isin IT0003497168), dopo l’annuncio di un’offerta da parte del fondo americano KKR. Siamo scettici: il primo tentativo di KKR non era andato a buon fine (vedi n° 1458) e non bisogna dimenticare che resta in ballo ancora una possibile cessione della rete a Cassa Depositi e Prestiti. Sfrutta il rialzo settimanale per chiudere la speculazione che avevamo dato in passato sulle Telecom Italia (fallo anche se avevi acquistato le azioni a fine 2021, vedi n° 1438, e non ne esci in guadagno, ma la situazione è molto cambiata rispetto ad allora). Per un investitore di medio-lungo periodo, invece, il consiglio non cambia: se le hai, puoi mantenere queste azioni.
Il punto su tecnologia e farmacia
Tra gli annunci più attesi della settimana c’erano quelli dei grandi colossi del settore tecnologico americano. Apple (154,5 Usd; Isin US0378331005) ha pubblicato risultati inferiori alle nostre aspettative, con vendite e utile per azione in calo rispettivamente del 5% e del 10%, ma ha anche indicato che sono stati ormai risolti i problemi che hanno interrotto la produzione del nuovo iPhone 14 (molto redditizio per il gruppo) e che hanno pesato sulle consegne di fine anno. Le azioni hanno chiuso a +5,9% e se le hai puoi mantenerle. Anche Alphabet (104,78 Usd; Isin US02079K3059), la “casa madre” di Google e di YouTube, ha pubblicato per il 4° trimestre 2022 dei risultati poco rassicuranti: i ricavi pubblicitari sono diminuiti del 4%, il margine industriale (rapporto tra utili industriali e fatturato) è sceso al 23,9% (29,1% nello stesso periodo di un anno prima). È una tendenza che potrebbe continuare. Anche in questo caso, però, la reazione è stata nel complesso non negativa e le azioni hanno chiuso in rialzo del 5,4%. Mantieni. Anche alcune società del settore farmaceutico non hanno fatto annunci proprio brillanti: se per alcune nel 2023 verranno meno una parte dei proventi dei prodotti legati alla lotta al Covid-19, anche per chi non era presente su questo segmento, come Sanofi (85,14 euro; Isin FR0000120578), il 2023 riserva incognite per la concorrenza dei farmaci generici e i costi di lancio di nuovi prodotti. Le azioni Sanofi hanno chiuso in calo del 4,9%: una penalizzazione che ci sembra eccessiva. Puoi acquistare queste azioni.
In passato abbiamo consigliato un investimento speculativo sul settore bancario italiano con l’Etp Wisdomtree Ftse mib banks (232,03 euro, Isin IE00BYMB4Q22). La scommessa riguardava possibili “matrimoni” tra banche italiane, ma l’Etp ha comunque beneficiato degli annunci degli ultimi giorni: in settimana è salito del 3,9% portandosi sui massimi. C’è ancora la possibilità di sorprese dal fronte “matrimoni”, ma, vista la corsa, incassa una parte dei guadagni vendendo metà delle quote che hai in mano (se l’hai comprato dopo il primo consiglio del febbraio 2021, vedi n° 1401, guadagni circa il 60%).
Nel settore tecnologico, balzo del 22,9% per le azioni Meta Platforms (186,53 Usd; Isin US30303M1027): a pagina 5 ti diciamo perché sono azioni da mantenere. In Europa hanno fatto +4,7% le azioni Melexis (104,8 euro; Isin BE0165385973): la crescita degli utili è risultata superiore alle aspettative. Il dividendo è stato aumentato e il gruppo è ottimista per il 2023, sebbene i ricavi siano attesi in calo per problemi di approvvigionamento. Acquista.
Cambiamenti nei consigli |
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HARLEY-DAVIDSON 51,31Usd; Isin US4128221086 |
A ➜ M |
A: acquista; M: mantieni |
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