La settimana delle Borse

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Lo scenario di una recessione economica sia negli Usa, sia in Europa, che tanto aveva spaventato i mercati nella seconda parte del 2022, sembra continuare ad allontanarsi e questo continua a sostenere un certo ottimismo sui mercati azionari. In particolare, in settimana, a rafforzare questa sensazione ci sono stati, da un lato, i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, cresciute ben oltre le aspettative, e, dall’altro, il miglioramento delle previsioni economiche da parte della Commissione europea. A questo ottimismo ha fatto, però, da contraltare il timore che l’inflazione possa continuare a essere elevata – negli Usa ha mostrato un rallentamento, ma non così pronunciato come qualcuno si augurava – con un conseguente proseguimento dell’azione di rialzo dei tassi d’interesse da parte delle Banche centrali – il che, alla lunga, potrebbe pesare su consumi e investimenti. A questo devi aggiungere il fatto che i primi dati sulla “ripartenza” della Cina dopo la politica di restrizioni non sono stati così brillanti come qualcuno si aspettava, che c’è la minaccia di una nuova tensione commerciale tra Cina e Stati Uniti e che il Giappone ha mostrato, sì, un ritorno alla crescita economica, ma a un ritmo inferiore alle attese del mercato. Per tutto quanto detto restiamo prudenti e conferiamo le strategie d’investimento (www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia).
I conti trimestrali
A condizionare l’andamento dei mercati c’è ancora anche la stagione dei conti trimestrali: fino a qui ha mediamente riservato delle buone notizie – con oltre il 60% delle società che, sulle due sponde dell’Atlantico, ha mostrato conti superiori alle attese del mercato – e questo ha contribuito a sostenere l’umore del mercato. In settimana, da segnalare, i buoni conti di Coca-Cola (60,12 Usd; Isin US1912161007), che dimostrano la forza del gruppo nel suo settore – per dettagli vedi pagina 4. Le azioni, però, hanno chiuso la settimana con un moderato rialzo dello 0,8%, complici le incognite sulla tenuta della sua redditività industriale in uno scenario di mercato ancora carico di incognite. Se hai le azioni, al più mantienile. Nel settore tecnologico, il mercato ha reagito con ancora meno entusiasmo ai conti di Check Point Software (124,96 Usd; Isin IL0010824113): le azioni hanno chiuso la settimana in calo dell’1,7%. Il gruppo israeliano, che opera nel campo della sicurezza informatica, ha chiuso, però, il 2022 con una crescita dei ricavi dell’8% e dell’utile per azione del 5% (a parità di società incluse nel gruppo). Inoltre, il gruppo è piuttosto ottimista per il 2023 poiché gli investimenti in cybersecurity sono diventati una priorità per molte aziende (gli attacchi informatici sono aumentati ancora del 38% a livello mondiale nel 2022). Certo, per essere più competitiva, ha investito molto nelle forze di vendita; gli investimenti pesano sulla redditività operativa, ma quest’ultima resta comunque superiore a quella dei concorrenti. Il gruppo ha finanze solide e le azioni meritano ancora una scommessa.
Complice la promessa degli Usa di rilasciare sul mercato parte del petrolio nelle riserve, il greggio ha ripiegato (-4% quello di qualità brent) in settimana. Le azioni del settore petrolifero hanno perso in media l’1,3% e Repsol (15,015 euro; Isin ES0173516115) ha ceduto il 2% dopo che il gruppo ha presentato conti migliori delle attese, ma non ha dato dettagli sui maggiori investimenti previsti nel 2023. Al più, mantieni.
Reazione rapida
Nel settore delle telecomunicazioni ha tenuto banco anche la questione legata al destino di Telecom Italia e della sua rete, così come in quello automobilistico ha tenuto banco il voto del Parlamento europeo sulle auto elettriche. Già nei giorni scorsi su www.altroconsumo.it/investi abbiamo dedicato ampie riflessioni sui due temi. Non aspettare la rivista cartacea e seguici costantemente sul sito: nei prossimi giorni pensiamo di pubblicare solo sul sito report sulle azioni Randstad (21/2) e Zurich Insurance (22/2).
Una settimana di grandi manovre
A condizionare il mercato in settimana ci sono state anche diverse operazioni “straordinarie” di ingresso o di uscita dal capitale azionario. In particolare, in Italia è stata rilevante la mossa a sorpresa di Fsi (una società che investe nel capitale di società italiane) che, con l’aiuto di Mediobanca, ha acquistato una partecipazione azionaria di poco superiore al 7% nel capitale del gestore dei fondi d’investimento Anima (4,22 euro, Isin IT0004998065; +8,8% alla fine della settimana). Fsi ha dichiarato che non ha intenzione di lanciare un’offerta pubblica d’acquisto sulle azioni Anima nei prossimi 12 mesi – quindi non speculare acquistando titoli Anima – ma il mercato ha letto comunque l’operazione come un primo passo per la creazione del famoso “terzo polo” bancario: tra i soci “forti” di Anima ci sono già Banco Bpm (4,21 euro, Isin IT0005218380; +1,3% a fine settimana) e Poste Italiane (10,23 euro, Isin IT0003796171; +1,7% a fine settimana). Che sia il primo passo per creare un mega gruppo italiano tra queste realtà per contrastare le possibili pretese di banche francesi sia su Anima, sia su altre realtà come proprio Banco Bpm? A fini speculativi una “scalata” ostile francese sarebbe, però, più interessante per l’andamento delle azioni delle società coinvolte, mentre sulla redditività di un potenziale “mega gruppo” italiano ci sono più incognite. Vendi le azioni Banco Bpm e mantieni le azioni Poste italiane.
Nel settore tecnologico la nota positiva è rappresentata dalle azioni Cisco Systems (50,77 Usd; Isin US17275R1023), salite del 7,4% dopo che il gruppo ha alzato gli obiettivi di fatturato e utile per azione per l’anno fiscale 2022/23 (termina a luglio), notando un buon andamento di ordini in aree promettenti come cloud, intelligenza artificiale e lavoro a distanza. Se le hai, mantienile.
Altra operazione “a sorpresa” c’è stata nel settore delle telecomunicazioni (+1,5%): l’americana Liberty Global ha, infatti, rilevato circa il 5% del capitale di Vodafone (102,38 pence; Isin GB00BH4HKS39), alimentando le speculazioni su una possibile “scalata” o “matrimonio”. Le azioni Vodafone hanno chiuso la settimana in rialzo dell’11,2%: se le hai, mantienile.
Cambiamenti nei consigli |
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INTERPUMP 51,85euro Isin IT0001078911 |
A ➜ M |
A: acquista; M: mantieni |
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