Rompendo un po’ a sorpresa la situazione di sostanziale stallo in cui sono finite le trattative nelle ultime settimane, il fondo americano KKR ha presentato, stamattina, un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione nella società, ancora da costituire, a cui farà capo la rete di Tim, nonché le attività di FiberCop e la partecipazione in Sparkle.
Questa sera i vertici di Tim si riuniranno per analizzare l’offerta, di cui per ora non sono noti i dettagli. O meglio: non sono noti non solo i dettagli, ma anche elementi di primaria importanza, come la quota che KKR sarebbe disposto ad acquistare. Si parla comunque di una partecipazione che darebbe a KKR la maggioranza: in questo modo, la rete non sarebbe più di “proprietà” di Tim ma diventerebbe un soggetto terzo rispetto a tutti gli operatori telefonici.
Se ci segui già da tempo, e segui già da tempo Telecom Italia, il nome di KKR non ti suona certo nuovo: già a novembre 2021 il fondo aveva annunciato un’offerta che valutava le azioni Telecom Italia 0,50 euro l’una. Da lì era poi nato un lungo confronto tra KKR e la società, che però alla fine era sfociato in un nulla di fatto.
E proprio questo “precedente” è uno dei motivi, oltre alla mancanza di informazioni sostanziali sull’offerta, che ci spinge a limitare l’entusiasmo per le notizie di oggi: il titolo ha reagito positivamente (al momento della nostra analisi, alle ore 12 di oggi 2 febbraio, l’azione Telecom Italia viaggia a 0,286 euro, con un rialzo del 9% rispetto a ieri). Altro fattore che alimenta il nostro “scetticismo” è il fatto che questa offerta arriva, come già accennavamo, in un momento di sostanziale stallo delle trattative, ma ciò non toglie che restano da considerare le discussioni per una proposta concreta da parte di Cassa depositi e prestiti – la questione “dell’italianità” della rete non ci permette di escludere che nonostante la proposta di KKR si vada comunque nella direzione di una rete a controllo pubblico.
Se in passato avevi seguito il nostro consiglio di speculare sul titolo, ti consigliamo di approfittare del rialzo di oggi per chiudere la speculazione: per i motivi che ti abbiamo appena detto, la probabilità che il titolo possa “sgonfiarsi” all’insorgere di qualche intoppo è elevata. Se avevi speculato secondo i nostri consigli più recenti (luglio 2022 e novembre 2022) guadagni rispettivamente il 10% e il 30%. Se la tua speculazione risale al 2021, invece, purtroppo sei in perdita, ma considerato che il contesto è molto cambiato nel frattempo, ti consigliamo di chiudere comunque la speculazione.
Per chi investe in ottica di lungo periodo, invece, il consiglio non cambia: continua a mantenere.