Prezzo al momento dell’analisi (17/3/2023): 56,29 euro
Consiglio: mantieni
Nel 2022 AB InBev si è difesa bene: le vendite sono cresciute dell’11,2% (senza cessioni, acquisizioni ed effetti di cambio), grazie soprattutto agli aumenti dei prezzi (+2,3% i volumi), mentre l’utile per azione (senza elementi straordinari) è salito a 2,8 euro, sostenuto anche dall’euro debole. L’indebitamento netto del gruppo è diminuito, ma resta, comunque, importante. Il margine industriale (rapporto tra utili industriali e fatturato) è sceso al 25,6% dal 26,6% del 2021, ma rimane in ogni caso elevato. Sorprende il calo dei volumi di vendita (-0,6%) nel 4° trimestre: in Nord America (-8,3%) i prezzi non potranno più essere alzati, mentre in Cina il calo dei volumi (-6,9%) è legato alla crisi sanitaria. A livello globale, però, i marchi “premium” reggono piuttosto bene, tanto che il gruppo si mostra ottimista: alza il dividendo del 50% e stima per il 2023 dati in linea con le proprie previsioni di medio termine.