Prezzo al momento dell'analisi (24/03/2023): 0,46 euro
Consiglio: mantieni
La sospensione di alcune forniture di gas dalla Russia all’Europa e l’embargo sull’importazione in Europa del petrolio russo, hanno determinato una impennata senza precedenti dei noli marittimi, di cui D’Amico ha beneficiato nel corso del 2022. In particolare, il rimbalzo registrato nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 è stato spettacolare, con ricavi quasi triplicati e un utile industriale pari a 5,5 volte quello dell’ultimo trimestre del 2021. Il gruppo ha, così, chiuso l’anno con ricavi quasi raddoppiati rispetto al 2021 e con un utile record di 0,11 Usd per azione (è la valuta in cui redige il bilancio). Con gli utili, il gruppo tornerà a staccare un dividendo – non lo faceva dal 2016. Se nel breve periodo è possibile che i noli marittimi restino elevati, è probabile vedere un loro ridimensionamento a più lungo termine. Pur stimando un calo degli utili dai valori del 2022, il titolo resta correttamente valutato.