Prezzo al momento dell’analisi (3/3/2023): 10,75 euro
Consiglio: mantieni
In occasione della pubblicazione dei risultati 2022, senza sorprese, Orange ha annunciato da qui al 2025 una crescita media annua dell’utile industriale tra l’1% e il 5% (+2,5% nel 2022); un obiettivo in linea con le nostre attese. La crescita resterà debole in Francia (tra +1% e +3%; 41% del fatturato), ma nel resto d’Europa (25% dei ricavi) sarà compresa tra il 4% e il 6%, trainata dalla Spagna dove si avvicinerà al 10% (prossima fusione con MasMovil), così anche in Africa/Medio Oriente (16% dei ricavi). Dal 2023 gli investimenti (5G, fibra…) scenderanno al 15% del fatturato dal 17% del 2022. Il gruppo ha così potuto fissare delle nuove soglie per i dividendi (0,72 euro sui conti 2023 e 0,75 euro per il 2024 contro 0,70 del 2022), che, con un rendimento lordo attuale tra il 6% e il 7% annuo, sono il motivo per mantenere il titolo – confermiamo le stime sull’utile per azione 2023 (1,12 euro) e 2024 (1,18 euro).