Prezzo al momento dell’analisi (24/3/2023): 7,50 euro
Consiglio: mantieni
Nel 2022 i ricavi sono cresciuti del 13,8%, grazie soprattutto all’attività regolata, portando l’utile industriale a un +11%. L’utile netto è salito a 0,43 euro per azione (circa +9%), meglio delle nostre attese che si fermavano a 0,40. Continua, intanto, lo sforzo per far evolvere l’attività, come dimostra la cifra record degli investimenti (1,75 miliardi, +15,5% sul 2021), legati tra le altre cose ai lavori sul Tyrrhenian Link (il progetto che collegherà la Sardegna alla Sicilia e poi alla Campania). Nonostante gli ingenti investimenti, l’indebitamento cala da 10 a 8,6 miliardi (per dare un’idea dell’ordine di grandezza, il patrimonio del gruppo è di circa 6 miliardi di euro). Il calo dell’indebitamento è, però, in parte dovuto all’emissione di un bond “ibrido” da 1 miliardo classificato come capitale e non come debito. Alla luce dei conti 2022, alziamo le stime sugli utili 2023 e 2024 rispettivamente a 0,44 e 0,45 euro per azione.