Prezzo al momento dell’analisi (6/4/2023): 1,53 euro
Consiglio: mantieni
Il 2022 ha visto i ricavi della società crescere del 101%: è un effetto dovuto, com’è noto, al particolare contesto di alti e bassi (ma più alti che bassi) del costo dell’energia e, infatti, va di pari passo con la voce costi per materie prime e servizi che, anzi, è addirittura salita in misura maggiore (+126%). Fatti i dovuti conti, l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali è comunque cresciuto del 5,4% e questo si è riversato su un piccolo incremento dell’utile (+2,4%) che va, però, rettificato, tenendo conto di alcune poste non ripetibili sia nel 2021 sia nel 2022, che hanno portato a un calo complessivo del risultato del 20,4% rispetto al 2021. Alla luce di questo, restiamo comunque ottimisti sia per il 2023 (0,135 euro di utile per azione) sia per il 2024 (0,14 euro per azione). Il titolo, anche per effetto del vigoroso recupero registrato negli ultimi mesi, risulta correttamente valutato.