Prezzo al momento dell’analisi (14/4/2023): 49,71 euro
Consiglio: mantieni
Nel 1° trimestre 2023 BASF ha subìto un forte calo dei ricavi (-13,4%) e dell’utile industriale (-31,5% senza elementi straordinari). L'utile netto è aumentato del 27,9%, ma è solo perché nel 1° trimestre 2022 erano state messe a bilancio grandi svalutazioni per la controllata di petrolio e gas Wintershall DEA, che si ritirerà del tutto dalla Russia e la cui quotazione è stata più volte rinviata. Per tutto l’anno il colosso tedesco della chimica si aspetta un calo dell'utile industriale fino al 30% (senza elementi straordinari), a causa dei minori volumi di vendita, della cessazione di alcune produzioni e dei costi elevati per le materie prime e l’energia. Viste le condizioni difficili della chimica in Europa, BASF guarda ora all’Asia e specialmente alla Cina – dove investirà 10 miliardi di euro da qui al 2030 – che, a livello di vendite, rappresenta già più del 40% del mercato mondiale della chimica (50% atteso nel 2030).