I famosi cereali Kellogg’s sono buoni anche in Borsa?

Schermo
Schermo
Le azioni Kellogg (67,24 Usd; Isin US4878361082 – per semplicità d’ora in poi indichiamo il nome della società solo così) sono quotate sulla Borsa di New York e negli ultimi anni hanno offerto un rendimento complessivo, in euro e dividendi inclusi, inferiore a quello medio dei produttori mondiali di cibo – vedi il grafico La speranza di un riscatto. Due i motivi. Primo: i tassi di crescita della tradizionale attività di cereali per la colazione nel Nord America. Tra il 2019 e il 2022 questa divisione ha visto le proprie vendite “organiche” (al netto, dunque, di variazioni di perimetro aziendale) crescere al ritmo (deludente) dell’1% medio annuo. Altre divisioni sono, invece, andate meglio: sia quella delle vendite di cereali a livello internazionale, sullo stesso periodo cresciuta del 5% medio annuo, sia, soprattutto, quella degli snack dolci e salati che sullo stesso periodo sono cresciuti dell’8%. La seconda ragione è legata a utili aziendali al di sotto delle attese negli ultimi anni: il 2021 ha risentito di uno sciopero che ha bloccato per diverso tempo degli impianti di produzione, il 2022 ha pagato il rialzo del costo delle materie prime (l’utile per azione del 2022 è sceso di quasi il 35%).
Kellogg è un gruppo che opera in tutto il mondo. Non è solo, però, una società di cereali: tra gli snack che vende anche da noi ci sono le famose patatine Pringles. Molto popolari negli Usa anche i cracker al formaggio Cheez-it.
La speranza di una ripresa
A pesare sul risultato del 2022 ci sono stati anche i costi straordinari legati a un progetto che, nelle speranze della società, dovrebbe far emergere maggiormente il valore del gruppo. Kellogg, infatti, entro la fine del 2023 dovrebbe separarsi in due. Una società, più piccola, si occuperà solo della vendita di cereali in Nord America e prenderà il nome di WK Kellogg. L’altra, invece, raggrupperà tutto il resto delle attività – incluse quelle promettenti degli snack – e prenderà il nome di Kellanova. Non sono ancora definiti i dettagli precisi dell’operazione, ma le attuali azioni Kellogg dovrebbero prendere il nome di Kellanova, mentre le WK Kellogg dovrebbero essere nuove azioni sulla Borsa di New York. È un piano che può pagare in Borsa?
Anche le azioni Kellanova dovrebbero restare quotate sulla Borsa di New York.
Un esempio dal passato
La storia ci dice di sì. Una separazione di questo tipo, infatti, è già stata realizzata dalla “vecchia” Kraft a ottobre 2012: le attività americane erano rimaste in pancia alla Kraft (diventata poi nel corso del tempo Kraft Heinz, vedi a fianco), mentre tutte le attività internazionali legate anche agli snack erano state trasferite nella neonata Mondelez (71,03 Usd; Isin US6092071058). Come vedi sempre nel grafico La speranza di un riscatto, l’operazione è stata in effetti un successo, con le azioni Mondelez che in questi anni hanno ottenuto un risultato in Borsa, in euro e dividendi inclusi, migliore di quello del settore dei produttori di cibo. Riuscirà Kellogg a replicare, con quella che sarà la futura Kellanova, il successo di Mondelez? Secondo noi ci sono tutti i presupposti per cui questo accada. Come detto le future attività di Kellanova hanno buoni tassi di crescita, il nuovo gruppo dovrebbe essere liberato di parte del debito e ai prezzi attuali le sue prospettive ci sembrano ancora sottovalutate dal mercato – alcuni indicatori di convenienza sono migliori di quelli di Mondelez che riteniamo un titolo solo da mantenere, ma non da acquistare. Potresti dunque iniziare già ora ad acquistare le azioni Kellogg, scommettendo sul fatto che la separazione vada a buon fine e che tu possa goderti i rendimenti del titolo Kellanova nel medio/lungo periodo. Vogliamo, però, segnalarti una complicazione: da azionista Kellogg, una volta effettuata la separazione, ti ritroverai verosimilmente in mano sia titoli Kellanova, sia azioni WK Kellog: stante le informazioni al momento disponibili, queste ultime non sarebbero azioni particolarmente interessanti. Dovresti, dunque, venderle subito appena assegnate. Sappiamo, però, che non sempre le nuove azioni vengono rese disponibili dalle piattaforme di trading delle banche italiane già il primo giorno di quotazione: rischi di dover aspettare del tempo prima di venderle e di farlo a prezzo più basso di quello atteso, registrando una conseguente perdita. Sono perdite recuperabili nel corso del tempo, ma per evitare complicazioni, crediamo che sia preferibile attendere che la separazione vada a buon fine e puntare, quando sarà, direttamente sulle azioni Kellanova. Continueremo, comunque, a monitorare l’avanzamento dell’operazione per eventuali aggiornamenti sul consiglio: seguici qui e sul nostro sito internet per tutte le novità.
Dopo aver ceduto le attività di snack internazionali a Mondelez, nel 2015 Kraft ha cambiato ulteriormente pelle fondendosi con Heinz (la famosa società del ketchup e della maionese). Dopo un buon avvio le Kraft Heinz (39,41 Usd; Isin US5007541064) tra il 2017 e il 2020 hanno vissuto anni difficili perdendo parecchio terreno e passando da circa 90 a circa 20 Usd per azione in Borsa. Negli ultimi tempi hanno un po’ recuperato, riportandosi su valori non distanti dal momento della separazione con Mondelez, ma, a nostro parere, restano azioni convenienti. Acquistale.
La speranza di un riscatto
Le azioni Kellogg (grassetto; base 100) nel corso degli ultimi 10 anni hanno offerto un risultato di Borsa inferiore a quello del resto del settore dei produttori alimentari (linea sottile) e a quello di un concorrente come Mondelez (linea di peso intermedio). Kellogg si separerà in due nella speranza di avere lo stesso scatto di Mondelez in futuro.
I valori nel grafico sono in euro e a dividendi inclusi. Sono forniti, così come quelli usati nell’analisi, da Refinitiv Datastream.
Attendi, stiamo caricando il contenuto