Azioni Amazon da tenere d’occhio

Grafico
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L’andamento delle azioni Amazon (105,66 Usd; Isin US0231351067) negli ultimi anni è stato solo per stomaci forti. Nel 2020, anno dello “stai a casa” pandemico, hanno guadagnato circa il 76%, poi, però, nel 2021 hanno iniziato a rallentare, con un progresso limitato al 2,4%, e nel 2022 hanno registrato una perdita di quasi il 50%, cancellando quasi tutti i guadagni dei due anni precedenti. In questa prima parte del 2023 le azioni Amazon hanno, però, rialzato la testa, guadagnando il 25,8% contro un progresso delle Borse mondiali limitato al 7,3% (in dollari Usa e dividendi esclusi).
le ragioni di un andamento altalenante
A cosa è dovuto questo andamento ballerino? Amazon ha, di fondo, una duplice natura. La prima, quella che tutti conosciamo, è quella del più grande negozio online al mondo. I ricavi derivanti da queste attività hanno sofferto nel 2022 (in calo escludendo il Nord America e tenendo conto dell’impatto dei cambi valutari) per tre motivi: le riaperture post-pandemiche che hanno ridotto gli acquisti online, i rallentamenti sulle catene di approvvigionamento, la corsa dell’inflazione – che non solo ha fatto limitare gli acquisti, ma ha anche inciso sulla redditività di queste attività (in perdita a livello industriale alla fine del 2022). Esiste, però, una seconda attività, meno nota al grande pubblico, ma molto rilevante ed è quella di fornitore di servizi di “archiviazione digitale”, anche detti di cloud – se Amazon ha chiuso il 2022 con un utile industriale è solo grazie alla loro redditività. Queste attività sono sì cresciute del 29% nel 2022, ma si tratta di un ritmo più ridotto di quello del passato (+37% nel 2021) e inferiore a quello di altri concorrenti. Cosa è cambiato nel 2023? Amazon ha mostrato risultati del primo trimestre rassicuranti, con una crescita dei ricavi superiori alle previsioni. Inoltre, i forti tagli ai costi del personale lasciano ben sperare per un recupero della redditività. Infine, l’auspicata riduzione del ritmo di rialzo dei tassi d’interesse da parte delle Banche centrali e la frenata dell’inflazione potrebbero rilanciare le spese dei suoi clienti.
Prezzi, risultati e stime riportati per le azioni Amazon tengono conto dello split effettuato dal titolo a giugno 2022 – chi aveva un’azione se ne è ritrovate 20, ma il prezzo del titolo in Borsa è diventato un ventesimo di quello precedente (vedi n° 1467).
Amazon si occupa anche di servizi in abbonamento e di intrattenimento (vedi il mondo “prime”). I risultati di queste attività hanno registrato un progresso di circa il 15% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le attività di cloud nel primo trimestre 2023 hanno pesato per il 17% dei ricavi, ma per il 107% dell’utile industriale (ancora una volta, l’hanno raddrizzato loro).
Che fare con le azioni Amazon
Con queste prospettive cosa fare con le azioni Amazon? Noi consigliamo al più di mantenerle. È vero che i ricavi del trimestre sono stati migliori delle attese, ma quelli della divisione cloud, che abbiamo visto essere così importante, hanno comunque ulteriormente rallentato la crescita al 15%. Questo ha fatto sì che l’utile industriale di questa divisione sia risultata inferiore a quello dello stesso periodo dell’anno prima, mentre le attività di vendita del negozio online a livello internazionale hanno registrato una perdita industriale solo lievemente inferiore a quella dell’anno prima. Insomma, permangono ancora dei motivi di inquietudine che fanno sì che il titolo, anche alla luce del recupero effettuato in Borsa in questa prima parte del 2023, sia solo correttamente valutato.
Noi siamo più generosi del mercato e, per esempio, per l’anno 2024 ci aspettiamo un utile per azione di 4,2 Usd rispetto ai 2,5 medi attesi dal mercato. Ciò nonostante, si tratta di stime comunque inferiori a quelle alla base della scommessa del 2021 che, dunque, va considerata ormai come non andata a buon fine.
Se non hai azioni Amazon, non è il momento di acquistarle ora. In passato avevamo suggerito a più riprese una scommessa sul fatto che la società riuscisse a mantenere ritmi di crescita elevati. In particolare, nell’analisi di gennaio 2021 (vedi n° 1399), la scommessa sulle azioni Amazon si basava sul fatto che la società registrasse tassi di crescita dei ricavi medi del 20% o più nell’arco di cinque anni e raggiungesse un utile per azione di circa 10 Usd al 2025. Ci sembrano delle prospettive ormai irrealistiche (per il 2025 il mercato stima un utile per azione di circa 3,7 Usd) e quindi quella scommessa non è andata a buon fine. È arrivato il momento di chiuderla e puoi farlo in due modi. Primo: vendi e non ci pensi più. Se hai acquistato a gennaio 2021, perdi circa il 36% del tuo investimento (-29% in euro; Amazon non paga dividendi). Se, però, avevi acquistato seguendo il nostro primo consiglio speculativo del novembre del 2017 (vedi n° 1243) ne esci ancora in guadagno del 90%, che diventa circa +100% in euro e si confronta con un +48% in euro e dividendi inclusi fatto dalle Borse mondiali sullo stesso periodo. Non male. Secondo: trasformi la scommessa in un investimento di medio-lungo periodo (parliamo quindi di ancora qualche anno per vederne i risultati) e mantieni le azioni Amazon che hai in mano. Cambi dunque prospettiva e da quella speculativa ti poni in quella di un investitore a lungo termine. Noi da oggi in poi seguiremo costantemente le Amazon e troverai il consiglio aggiornato ogni settimana nelle tabelle alle pagine 7-10 e ogni giorno sul nostro sito www.altroconsumo.it/investi.
A chi aveva acquistato Amazon seguendo la scommessa del novembre 2017 avevamo già consigliato, nel 2018 (vedi n° 1282), di vendere una metà delle azioni con un guadagno di circa l’80%. Da allora il consiglio era sempre stato “mantieni”, salvo la suggestione di scommessa data da gennaio 2021 fino al giugno del 2021 (vedi n° 1421 in cui si era tornati a “mantieni”).
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