Prezzo al momento dell’analisi (19/5/2023): 20,82 euro
Consiglio: mantieni
De’Longhi, come altri gruppi che hanno beneficiato di un aumento straordinario delle vendite legato alla pandemia, si trova oggi a fare i conti con un presente incerto. Non solo le vendite post pandemia sono scese, ma l’aumento dei prezzi, i problemi logistici e le ripercussioni del conflitto in Ucraina, che hanno ridotto i mercati di sbocco, hanno messo a dura prova il gruppo. Se ci si ferma ai soli dati trimestrali (ricavi -18,1%, utile industriale -19,2%, utile netto -23,5%; il confronto è con il 1° trimestre 2022), la situazione potrebbe sembrare preoccupante; in realtà, se si considerano i dati pre pandemia, ci si accorge che De’Longhi oggi ha ottenuto comunque risultati migliori e che è riuscita a contenere brillantemente l’aumento dei prezzi delle materie prime (l’incidenza dei costi industriali sui ricavi è stabile rispetto ai primi tre mesi del 2022). Restiamo prudenti con le nostre stime.