Prezzo al momento dell’analisi (2/6/2023): 7,23 usd
Consiglio: mantieni
Per rilanciare la crescita, il nuovo “capitano” di Teva, in carica dal 1° gennaio, conta per il 2023-2024 sui prodotti brevettati di punta Austedo (morbo di Huntington) e Ajovy (emicrania), le cui vendite sono salite rispettivamente del 10% e del 36% nel 1° trimestre, e sull’Uzedy (schizofrenia) appena approvato negli Usa. A partire dal 2025 Teva potrà contare anche sul lancio di biosimilari e sulla rifocalizzazione del suo portafoglio di generici sui prodotti più redditizi. Infine, parallelamente al pagamento (su più di 10 anni) dei costi legali per la risoluzione della crisi degli oppioidi, il gruppo cercherà di ridurre il debito, lievitato in seguito all’acquisizione di Allergan (generici) nel 2016. Intanto, dopo un 1° trimestre in rosso (perdita di 0,18 Usd per azione), il lancio di un generico dell’Humira (artrite reumatoide) è stato rinviato perché il suo partner Alvotech non ha ancora ricevuto il via libera negli Stati Uniti.