Prezzo al momento dell'analisi (chiusura del 25/07/2023): 10,34 euro
I conti del secondo trimestre dell’anno del gruppo Poste italiane hanno superato le previsioni, grazie alla diversificazione e alla crescita in molti dei settori in cui opera. I ricavi nel settore corrispondenza e pacchi sono cresciuti del 10,9% grazie ai servizi alle imprese e alla rimodulazione dei prezzi che ha compensato il calo dei volumi (rimodulazione che tra l’altro è proseguita anche in questi giorni, con nuovi cambi delle tariffe). Nel settore dei servizi finanziari, invece, i ricavi sono saliti del 5,4% grazie al rialzo dei tassi di interesse. Rialzo dei tassi che, invece, ha penalizzato il settore assicurativo, ma il calo del 10,5% dei ricavi è più il frutto di un 2022 eccezionale che di un 2023 negativo. Balzo del 49,4%, infine, per i ricavi del settore pagamenti e mobile, trainato da diversi fattori tra cui anche la nuova offerta energia. L’esito di tutto questo è un utile di 0,46 euro per azione nel 2° trimestre (+22%), che porta il risultato dei primi sei mesi dell’anno a 0,88 euro per azione (+16%). Alla luce di questi risultati, alziamo le stime sull’utile per azione 2023, 2024 e 2025 rispettivamente a 1,38 euro, 1,49 euro e 1,51 euro. Non modifichiamo, tuttavia, il nostro consiglio: mantieni.