Prezzo al momento dell’analisi (30/6/2023): 102,30 euro
Consiglio: mantieni
La scissione della belga Solvay darà vita a 2 società quotate con profili ben distinti. La prima manterrà il nome Solvay e riunirà le attività essenziali (componenti chimici, come carbonato di sodio, perossido di idrogeno, silice…; finora 41% del fatturato). Si tratta di attività mature, in cui il gruppo è, il più delle volte, leader mondiale. Il suo indebitamento sarà pari a 1,4 volte l’Ebitda (utile industriale ante oneri pluriennali) atteso nel 2023, mentre i suoi dividendi dovrebbero essere stabili o in costante crescita. La seconda società, ribattezzata Syensqo, riunirà le attività più innovative, potenzialmente più redditizie (polimeri e materiali compositi, soluzioni per l’industria petrolifera e mineraria, trattamento delle superfici...; 59% del fatturato). Syensqo sarà inizialmente meno indebitata di Solvay (0,8 volte l’Ebitda atteso nel 2023) e darà la priorità alla crescita e agli investimenti, anziché ai dividendi.