Prezzo al momento dell'analisi (26/09/2023): 15,88 euro
Ai prezzi attuali, l’azione è correttamente valutata.
Consiglio: mantieni
Uno dei pilastri della strategia dell’Unione europea per ridurre la sua dipendenza dalle energie fossili e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è l’idrogeno verde (quello generato da energia rinnovabile). E molte aziende spagnole cercano di salire su questo carro. In termini di produzione, ci sono già quattro progetti operativi, con Iberdrola che ne produce già 3.000 tonnellate l'anno, 10 progetti in costruzione e altri 20 presentati (tra cui quelli di Acciona e Repsol). Sul fronte del trasporto dell’idrogeno, ad essere avvantaggiata è Enagas (Isin ES0130960018), che è uno dei pochi operatori autorizzati a operare nelle grandi infrastrutture del gas in Europa e ha esperienza nell'uso dell'idrogeno nelle reti in Spagna. Non per nulla, il prossimo 18 ottobre promuoverà un evento a Berlino in cui cercherà di convincere l'industria tedesca a potenziare il progetto H2MED, il maxi-collegamento tra Spagna e Francia, che trasporterebbe fino in Germania 2,5 milioni di tonnellate di idrogeno. Indipendentemente dal fatto che questo progetto abbia più o meno successo (l’idrogeno è comunque un business a lungo termine, che darà frutti solo tra qualche anno), Enagas continuerà a gestire le proprie attività in Spagna e in Europa attraverso le sue partecipate e a offrire ai propri azionisti dividendi interessanti. Puoi mantienere il titolo.