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Pet economy
Pet economy
ricavi crescono, ma il titolo PetMed Express (7,18 Usd; Isin US7163821066) inesorabilmente continua a perdere terreno in Borsa (-30,26 % nell’ultimo mese, in dollari Usa).
Cosa non piace agli investitori, tanto da penalizzare così il titolo? Iniziamo con la questione del dividendo, che è anche uno dei motivi per cui te ne abbiamo consigliato l’acquisto. PetMed è sempre stata molto generosa con i suoi azionisti: dal 2009 ha costantemente distribuito un dividendo trimestrale, per giunta sempre in crescita, anche quando i suoi risultati sono stati meno brillanti del previsto.
È un fatto che non deve stupire, dato che l’azionariato di PetMed era composto per lo più da investitori istituzionali, che puntano a investimenti che rendano in tempi rapidi. Se, da un certo punto di vista, un dividendo elevato è una caratteristica apprezzabile per un’azione, da un altro potrebbe non esserlo per una società per cui si stimano dei risultati in calo. La discussione intorno alla sostenibilità della distribuzione di un dividendo così alto da parte della società ha iniziato a montare, nel corso del tempo, fino alla conferma, avvenuta qualche giorno fa, della sua sospensione per il 3° trimestre dell’esercizio in corso – termina il 31 marzo - incrementando così le vendite del titolo.
La società ha dichiarato di voler destinare il corrispettivo a nuovi investimenti: se la posizione sul dividendo da parte degli investitori non era univoca – c’era chi sosteneva la necessità di ridurlo per non impoverire troppo le casse di PetMed e chi, invece, indicava nell’elevato dividendo un fattore chiave per il recupero del titolo in Borsa – lo è quella sulla necessità di nuovi acquisti e investimenti, dopo l’acquisto di PetCareRx, per ingrandirsi e sopportare meglio la crisi che sembra aver colpito il settore della pet economy.
Veniamo quindi al clima di sfiducia che si respira intorno al settore “pet”; secondo diverse opinioni, il rallentamento della crescita globale, il rientro in ufficio da parte di alcune categorie e altri fattori legati all’inflazione possono provocare nell’immediato futuro una diminuzione delle adozioni di animali e delle spese veterinarie – PetMed è soprattutto una farmacia online che vende medicinali per animali. Queste posizioni hanno trasformato il titolo PetMed, per molti, in un’azione di cui liberarsi prima che i ricavi scendano davvero.
Non solo l’andamento di PetMed è stato influenzato in negativo da queste valutazioni sul settore: anche i titoli di altre aziende del settore, come Rover o PetCo o Chewy sono stati penalizzati in Borsa, nonostante risultati non deludenti. Veniamo, dunque, ai conti trimestrali: la società li ha pubblicati di recente, e, come anticipato, ha mostrato ricavi in crescita (+9% nel trimestre rispetto allo stesso trimestre dell’esercizio precedente) e nuovi clienti in crescita del 25%. L’aumento dei costi delle materie prime, delle spese per le nuove acquisizioni, oltre che delle spese pubblicitarie ha fatto sì che la società chiudesse in perdita il trimestre.
Nonostante secondo il nostro modello il titolo abbia una buona qualità, i prossimi mesi non dovrebbero essere semplici per il titolo: per il recupero, sempre stando alle previsioni, è necessario attendere almeno il 2025, vedi a lato. Cosa ti consigliamo di fare, quindi? Di mantenere l’azione in portafoglio, resistendo alla tentazione di acquistare altri titoli per mediarne il valore in portafoglio. Resta un investimento per il lungo periodo, dedicato a chi non ha fretta di incassare e non teme le perdite.
Il price/earning di PetMed Express previsto per il 2025 è di 29,55, contro il 12,71 del settore. Il rapporto price /book value di PetMed Express previsto per il 2025 è di 1,23, contro il 2,46 del settore, mentre il rapporto EV/Ebitda di PetMed Express previsto per il 2025 è di 5,97, contro il 6,68 del settore.
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