La settimana delle Borse: a mezzo servizio

La settimana delle Borse
La settimana delle Borse
I temi sui mercati, in queste giornate fiacche dal punto di vista degli scambi, non sono comunque mancati. Le speranze sull’avvio della riduzione dei tassi d’interesse si sono un po’ incrinate dopo le dichiarazioni dei vertici della Banca centrale europea e il rilascio dei verbali dell’ultima riunione della Banca centrale Usa: i tassi sembrano destinati a restare ancora elevati. Un problema, se si pensa che, per esempio, anche nel trimestre in corso l’economia tedesca potrebbe contrarsi.
A compensare tali timori ci sono stati due elementi. Primo: la forza sorprendente dei consumatori Usa, la cui fiducia si è situata su valori superiori alle attese (significa che sono ancora ben disposti a spendere e le prime stime sulle vendite record nel Black Friday sembrano confermarlo). Secondo: la Cina sembra essersi decisa a sostenere con forza il mercato immobiliare, varando un importante piano a favore anche di grandi compagnie in difficoltà coi pagamenti come Country Garden.
Il bilancio finale delle Borse è stato, comunque, tutto sommato modesto. Non modifichiamo le nostre strategie d’investimento che puoi consultare cliccando qui.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro).
Australia: -0,1%; +0,7%
Canada: -0,5%; -0,1%
Cina: +1,3%; +0,8%
Corea: +1,1%; -0,1%
Giappone: +0,1%; -0,3%
Indonesia: +0,1%; -0,9%
Messico: +0,5%; +0,5%
Regno Unito: -0,2%; +0,7%
Stati Uniti: +1%; +0,5%
Svizzera: +1,3%; +1,4%
Pur con bilanci complessivi modesti, non sono mancate oscillazioni anche rilevanti per i singoli titoli azionari. Significativo, per esempio, il -21,2% registrato in settimana dalle azioni Bayer (32,65 euro; Isin DE000BAY0017) dopo l’annuncio dell’esito negativo (mancanza di efficacia) di uno studio clinico sull’anticoagulante Asundexian (che sembrava, invece, promettente).
Si tratta di un duro colpo per Bayer, che contava su questo trattamento per far fronte alla perdita dei brevetti di Xarelto ed Eylea e che arriva dopo un terzo trimestre in cui ha registrato conti in rosso (secondo trimestre consecutivo), penalizzato dalle svalutazioni legate alla controllata agrochimica Crop Science, e vendite solo stabili, a causa del calo dei prezzi dei prodotti a base di glifosato, il diserbante per cui Bayer deve ancora affrontare delle cause legali.
C’è, però, qualche speranza per il futuro: il nuovo “capitano” non esclude lo scorporo o delle attività legate all’agrochimica o ai prodotti da banco – ci aspettiamo i dettagli all’incontro con il mercato previsto nel prossimo marzo. Intanto, mantieni le azioni.
Nel settore farmaceutico, le azioni Medtronic (78,97 Usd; Isin IE00BTN1Y115) hanno guadagnato il 5,6%: il gruppo ha aumentato leggermente le previsioni per l’utile per azione 2023/24 (l’anno fiscale termina il 30/4) in seguito al forte aumento delle vendite nei segmenti della chirurgia e del diabete – aumento del 5% del fatturato nel 2° trimestre del suo anno fiscale. Restano azioni convenienti e da acquistare.
Protagoniste anche le azioni Monte Paschi (2,98 euro; Isin IT0005508921), che hanno chiuso la settimana in calo del 2,2%, ma su prezzi lievemente superiori a quelli a cui lo Stato ha venduto il 25% del capitale. Te ne abbiamo parlato diffusamente qui, ma quello che qui vogliamo sottolineare è che la vendita, a nostro parere, dimostra la difficoltà a trovare una controparte che voglia “sposarsi” in maniera più strutturata con la banca.
Ci aspettiamo, quindi, che si vada avanti con progressive vendite di quote da parte del Tesoro, fino alla totale uscita dal capitale, che potrebbe ora slittare al 2025. Solo da allora potrebbero delinearsi prospettive di una “scalata” (comunque difficile) alla banca senese: i tempi di aggregazioni nel settore bancario italiano sembrano allungarsi. Per questo, visto che viaggia sui massimi, consigliamo di vendere tutte le quote che ancora hai nell’Etp Wisdomtree Ftse mib banks (272,67 euro, Isin IE00BYMB4Q22).
Siamo tornati a consigliare una scommessa, tramite l’Etp Wisdomtree Ftse mib banks, sul settore bancario italiano in vista di possibili “matrimoni” a febbraio del 2021 (vedi n° 1401): se hai acquistato allora, vendi ora le quote che ti sono rimaste – una metà abbiamo suggerito di venderle a febbraio 2023 (vedi n° 1497) – con un guadagno di circa l’88%. Alla peggio, per chi ha comprato a giugno 2021 (vedi n° 1421), il guadagno è del 56%.
Rialzo dell’1,2% per Applied Materials (150,34 Usd; Isin US0382221051) nella settimana seguente la pubblicazione per il 2022/23 (l’anno fiscale termina il 31/10) di risultati superiori alle attese, con un utile per azione in crescita del 9% (a 8,16 Usd). Gli obiettivi per il trimestre in corso sono piuttosto convincenti, ma ormai, dopo la corsa registrata nel corso del 2023, gli indicatori di convenienza del titolo – per esempio, rapporto prezzo/utile atteso per il 2024 di circa 20 contro il 17 del settore – ci sembrano eccessivi rispetto a quelli delle altre società comparabili, soprattutto se si considera che Applied sarebbe oggetto di un’indagine della giustizia americana per la vendita, senza le necessarie autorizzazioni, di attrezzature al produttore cinese di semiconduttori SMIC.
È il momento di incassare i lauti guadagni – le azioni Applied sono state consigliate tra febbraio e dicembre del 2020 e, in euro e a dividendi inclusi, il guadagno oscilla tra il 100% e il 300%.
Le azioni Solvay (105,2 euro; Isin BE0003470755) dall'11 dicembre dovrebbero separarsi in due: senza far nulla, per ogni azione Solvay riceverai 1 azione Syensqo, la società che raggrupperà le attività sviluppate negli ultimi 15 anni attraverso acquisizioni e innovazioni (nella Solvay resteranno le attività storiche). Entrambe le società saranno quotate a Bruxelles e c’è la possibilità che entrambe beneficino della scissione. Puoi approfittarne comprando ora le azioni Solvay – daremo comunque un consiglio puntuale su entrambe appena saranno quotate.
@Adriano L’olandese Aegon (4,95 euro; Isin BMG0112X1056) ha completato a fine settembre il trasferimento della sede legale a Bermuda, ma resterà ai fini fiscali un’entità olandese. Questo significa che sui dividendi continuerà a essere applicata la tassazione olandese del 15% e poi, sul restante, il 26% italiano.
@Roberto Sconsigliamo di comprare Diageo sul listino Xetra (32,70 euro). Come mostra il codice Isin GB0002374006 sono sempre le stesse azioni – sebbene quotate in euro – ma sono meno scambiate. Inoltre, azioni non tedesche sono state ritirate da Xetra in passato senza preavviso. Comprale a Londra (2.824 pence).
@Vittorio Se la tua banca o piattaforma di trading non ti fa acquistare Diageo a Londra hai due vie. Prima: provi a fare l’operazione via telefono/sportello/consulente della tua banca (ti costerà di più dell’online). Seconda: cambi banca/piattaforma per il trading (puoi trovarla cliccando qui).
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