Prezzo al momento dell'analisi (09/01/2024): 143,12 euro
Ai prezzi attuali il titolo, dopo il recente picco, è secondo noi sopravvalutato.
Consiglio. vendi
Con più di 500 ordini ricevuti nel mese di dicembre (provenienti tra gli altri da Turkish Airlines e Lufthansa), che portano a circa 1.900 quelli per tutto il 2023, Airbus (Isin NL0000235190) si conferma il leader mondiale nel settore dell'aeronautica commerciale, davanti all’americana Boeing (peraltro in forte difficoltà dopo il recente incidente, te ne abbiamo parlato qui). Il successo commerciale di Airbus si spiega, in particolare, con il fatto che, soprattutto nel segmento del medio raggio, gli aerei della famiglia A320 offrono le migliori performance della loro categoria (soprattutto in termini di consumo di carburante). Resta, però, da vedere in che misura Airbus riuscirà a tradurre quest’ondata di ordini in profitti. La sua sfida non è tanto quella di vendere, ma di produrre (molto di più). Le sue capacità industriali non sono, infatti, allineate alla sua attività commerciale. Per il 2023, il gruppo punta a 720 consegne (obiettivo già mancato nel 2022), mentre il portafoglio di ordini trabocca con più di 8.500 aerei da produrre (ovvero più di 11 anni di attività). Certo è previsto un ulteriore aumento dei ritmi di produzione, ma a breve-medio termine molto dipenderà dalla capacità dei suoi subappaltatori (tra cui i produttori di motori Safran e Pratt & Whitney) di tenere il passo. Infine, il gruppo è, di nuovo, in trattative per rilevare l'attività di sicurezza informatica di Atos (BDS), dopo un tentativo fallito nella primavera del 2023. È un’operazione che, se andasse in porto, gli permetterebbe di accelerare la sua trasformazione digitale e di rafforzare la sua offerta di difesa e sicurezza.