Prezzo al momento dell'analisi (20/03/2024): 15,32 euro
Nonostante la strategia vincente e un buon potenziale di crescita, attualmente il titolo viene scambiato con multipli interessanti rispetto al settore. Il nostro consiglio passa da “mantieni” ad “acquista”.
Nonostante i dubbi iniziali, nel 2023 il gruppo alimentare Ebro Foods (Isin ES0112501012) è riuscito ad aumentare le vendite del 4% e, grazie alle riduzioni dei costi, ad accrescere gli utili di oltre il 50% (a 1,21 euro per azione, contro 1 euro da noi stimati). Nella divisione riso (80% del fatturato del gruppo) il gruppo è riuscito a compensare un terzo anno di siccità in Spagna con il lancio di nuovi prodotti e con il buon posizionamento sui mercati internazionali (la Spagna rappresenta ormai solo l'8% dei ricavi totali). Nella divisione pasta, Ebro ha migliorato i margini in tutti i suoi mercati grazie alla sua leadership nel segmento “premium” (pasta fresca con margini più elevati), tanto che ha aumentato gli utili industriali di quasi il 55%. Il debito è stato, inoltre, ridotto del 25% (a 3,7 euro per azione), mentre il dividendo per il 2023 è salito a 0,66 euro per azione. Questi buoni risultati non sembrano, però, riflettersi sull’andamento del titolo, che offre un buon dividendo e che - con un rapporto prezzo/utile per azione atteso per il 2024 pari a 11,6, ossia nettamente inferiore al suo settore (14,7) - è secondo noi sottovalutato. Il nostro consiglio su Ebro passa, quindi, ad acquistare.