Technoprobe: vicino ai massimi

Grafico
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Di Technoprobe (9,455 euro; Isin IT0005482333) ti abbiamo parlato per la prima volta nel n° 1493. È una società che fa probe card, schede sonda, che servono per testare il funzionamento dei chip mentre vengono prodotti. Si tratta di una realtà tutta italiana in un settore, quello tecnologico, che non vede il nostro Paese in prima linea. Technoprobe pubblicherà il prossimo 14 marzo i dati di bilancio al 31 dicembre. Dall’ultima volta in cui te ne abbiamo parlato (nel n° 1534), non ci sono state notizie rilevanti. La società sembra aver seguito la buona impostazione del settore tecnologia che nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio ha messo su circa il 15% in euro a livello mondiale. Non abbiamo motivo di rivedere per ora le nostre attese di 0,15 euro di utile per azione nel 2023, 0,25 euro nel 2024 e 0,31 nel 2025. Si tratta di attese già di per sé generose e nonostante le quali, a livello di multipli, il titolo risulta caro. A suo favore restano il momentum positivo e la buona qualità dei risultati, oltre al rischio basso. Il prezzo oggi è di quasi il 40% sopra il primo consiglio e poco più del 20% superiore rispetto all’ultima volta in cui te ne abbiamo parlato. Il consiglio passa da acquista a mantieni in attesa di conoscere il dettaglio dei risultati 2023 e soprattutto le prospettive che la società ci vorrà raccontare per il 2024.
Abbiamo consigliato per la prima volta Technoprobe nel n° 1493 quando valeva 6,86 euro, ne abbiamo riparlato nel n° 1505 (6,668 euro), poi nel n° 1512 (6,75 euro), quindi sul nostro sito il 10 agosto (prezzo 7,405 euro) e nel n° 1522 (7,43 euro), e di nuovo sul nostro sito il 15 novembre quando il prezzo era 7,75 euro (7,68 nel n° 1534).
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