La settimana delle Borse: pioggia di delusioni, ma...

settimana delle Borse
settimana delle Borse
Della serie: tutto quello che poteva andar male, lo ha fatto. Si può riassumere così la settimana delle Borse, travolte da una serie di notizie negative che, però, non hanno fatto tracollare i mercati (vedi qui sotto). Da un lato ci sono i dati sull’inflazione negli Usa, che mostrando un rincaro dei prezzi superiore al previsto rendono incerta la prospettiva di un taglio dei tassi a giugno. Sembra, invece, confermato il mese di giugno per la prima “sforbiciata” della Bce, ma i mercati non ne sono stati, comunque, contenti. Il motivo sono le dichiarazioni seguite alla riunione degli scorsi giorni, che (come da attese) ha lasciato invariati i tassi ufficiali: la Banca centrale non si è voluta legare le mani per le riunioni successive e non ha preso nessun impegno a proseguire il percorso di allentamento della politica monetaria. Altra brutta notizia, il crollo del terzo colosso immobiliare cinese: dopo Evergrande e Country Garden, stavolta tocca a Shimao, messa alle strette dai creditori. E se ancora non bastasse, per Piazza Affari si aggiunge il taglio delle stime di crescita italiane nel 2024 e 2025 contenute del Documento di Economia e Finanza varato dal Governo. Nonostante tutto questo, a tenere saldi i mercati è anche il fatto che l’attenzione nei prossimi giorni si sposterà di nuovo sulle società, con l’avvio della stagione dei risultati trimestrali (qualche big finanziario ha già svelato i conti, vedi più avanti). Il barometro delle Borse, quindi, avrà quest’ulteriore elemento per registrare il bello o il cattivo tempo. Per non farti cogliere impreparato, segui le nostre strategie.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro).
Australia: +1,5%; +0,5%
Canada: +1,4%; +0,9%
Cina: -0,4%; -1%
Corea: +2,2%; +0,4%
Giappone: +1%; -1,5%
Indonesia: -0,3%; -0,7%
Messico: +1,6%; +2,6%
Regno Unito: +2,1%; +1,6%
Stati Uniti: invariata; -0,6%
Svizzera: +1,1%; +1,3%
Tra le incognite che pesano sui mercati non va, ovviamente, dimenticata quella geopolitica, che anzi è tornata prepotentemente sotto i riflettori dopo l’attacco a Israele nel fine settimana. Il fatto che, almeno per ora, l’attacco non abbia portato a un’escalation ha in parte rassicurato le Borse, partite con il segno più nella mattina di lunedì 15 aprile. È, tuttavia, un ulteriore elemento che spinge il prezzo del petrolio (il brent viaggia sopra quota 91 dollari al barile): le società del settore energia segnano, in media, un +0,1%, su tutte ti confermiamo i nostri consigli che trovi nelle relative schede del sito. Sulla scia delle tensioni, nuovi record anche per un “bene rifugio” come l’oro.
Nel settore energetico, settimana particolarmente positiva per Saipem (2,42 euro; Isin IT0005495657) con un +8,2% sostenuto non solo dal prezzo del petrolio, ma anche dal rialzo del giudizio di una banca d’affari. Noi non modifichiamo il nostro consiglio: vendi.
A inizio settimana il settore tecnologico aveva superato le incertezze di Borsa, galvanizzato dalla battaglia per i chip legati all’intelligenza artificiale: proprio in questi giorni Intel ha presentato un nuovo chip di punta per il settore, Gaudi 3, che sarà disponibile a partire dal terzo trimestre di quest’anno (anche se il mercato ha continuato a “premiare” con un rialzo il leader del settore, Nvidia). Poi, però, le voci secondo cui la Cina sta aumentando gli sforzi per arrivare, entro il 2027, a rendere la sua rete di telecomunicazioni indipendente dalla tecnologia di altri Paesi (e in particolare dai produttori di semiconduttori Usa) ha gelato il mercato. Il bilancio settimanale è +0,2% per Nvidia (881,86 Usd, Isin US67066G1040) e -7,8% per Intel (35,69 Usd; Isin US4581401001). Mantieni entrambi i titoli.
Nel complesso, il settore dei semiconduttori segna un -0,1% settimanale. Calo dello 0,9%, invece, per il settore dei software.
Settimana complicata anche per il settore finanziario, penalizzato sia dalle notizie sulle Banche centrali, sia dai timori sull’immobiliare cinese che pesano non solo sulle banche coinvolte, ma un po’ su tutto il settore. A raddrizzare il timone, almeno in parte, è l’avvio della stagione dei conti trimestrali, per esempio con BlackRock (763,40 Usd; Isin US09247X1019) che ha presentato risultati superiori alle attese. Il principale gestori di fondi e Etf al mondo mette a segno un +17% dell’utile operativo nel 1° trimestre 2024. Oltre a un buon controllo dei costi, il gruppo ha visto crescere il fatturato dell’11,4%, grazie all'aumento delle commissioni sulla gestione di fondi e ai ricavi da prestiti di azioni. Indubbiamente la salita delle Borse nel 1° trimestre è stato un elemento che ha dinamizzato i risultati. Ancora più importante, però, è la raccolta di nuovi capitali da gestire a lungo termine (76,4 miliardi di dollari contro 210 miliardi di Usd per tutto il 2023). Alziamo le stime sugli utili 2024 e 2025; pur con conti migliori del previsto, il bilancio settimanale è un -4,3%. Il titolo merita, secondo noi, un acquisto.
Société Générale (25,76 euro, Isin FR0000130809) vende la controllata SGEF (Société Générale Equipment Finance), attiva nel finanziamento di attrezzature professionali, al prezzo di 1,1 miliardi di euro. Questa vendita avrà un impatto positivo di circa lo 0,25% sul suo coefficiente patrimoniale CET 1, l’indicatore della solidità finanziaria delle banche di cui spesso ti parliamo anche noi. Société Générale cede, inoltre, due delle sue controllate in Marocco, con una transazione del valore di 745 milioni di euro. Tutte queste operazioni rientrano nella strategia del gruppo, che prevede la vendita di attivi non strategici per aumentare la propria redditività e rafforzare i fondi propri. Queste vendite sono state ben accolte dal mercato (+2,8% il titolo questa settimana) e rappresentano una boccata d’ossigeno per la banca francese. Mantieni.
Prysmian (48,52 euro, Isin IT0004176001) si espande negli Usa con l’acquisizione di Encore Wire, specializzata in cavi di rame e alluminio. Un impegno non da poco (il valore di Encore Wire è di 3,9 miliardi di euro) ma che sembra apprezzato dal mercato: se la scorsa settimana Prysmian ha segnato un +0,6%, nella mattinata di lunedì 15 aprile (primo giorno di Borsa dopo l’annuncio) registra già un +7%. Mantieni.
@Cristiana Investire subito tutto il capitale, oppure farlo “a rate”, è una scelta che dipende da tanti fattori: i costi applicati dalla banca, la probabilità che il capitale ti serva per spese impreviste, la capacità di accantonare ulteriori risparmi, la remunerazione che puoi ottenere sul capitale temporaneamente “parcheggiato” in attesa di essere investito…
@Roberto L’avviso di convocazione che hai ricevuto dalla tua banca riguarda la “consueta” assemblea di Eni, che come ogni anno convoca gli azionisti per approvare il bilancio e discutere di altri temi. Non ci sarà nessun voto su operazioni straordinarie, né per Eni né per le controllate: pur se previste, non c’è ancora un calendario. Ti terremo informato.
@Vincenzo Per aderire all’opa di Unipol 7,94 euro, Isin IT0004810054) su UnipolSai (2,69 euro, Isin IT0004827447) occorre compilare un apposito modulo che ti deve mettere a disposizione la tua banca. Se tramite l’home banking non è disponibile (probabile), rivolgiti alla tua banca tramite i canali tradizionali (sportello o telefono).
Attendi, stiamo caricando il contenuto