Technoprobe: segnali di ripresa

Technoprobe fa probe card, dispositivio per testare i microchip.
Technoprobe fa probe card, dispositivio per testare i microchip.
I conti di Technoprobe (8,63 euro al 16 maggio; Isin IT0005482333) nel 1° trimestre 2024 hanno dato segnali di ripresa: +11,5% i ricavi dopo un 2023 in cui avevano registrato un calo di circa un quarto sull’anno precedente. Non siamo di nuovo ai livelli di due anni fa, ma si è fatto sentire il contributo positivo dei volumi di vendita legati all’intelligenza artificiale e alla ripresa dei beni di consumo tecnologici, mentre stanno tornando alla normalità gli inventari di aziende che fanno smartphone e computer. A cedere il passo è stato l’andamento nel settore dell’industria e dell’auto. Un dato negativo è venuto dalla redditività, visto che l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali, il così detto Ebitda, è, invece, calato dell’8,2%. Stiamo, comunque, parlando di quasi 25 milioni di euro su poco più di 100 milioni di fatturato nel trimestre, quindi di una redditività alta.
Dopo la chiusura del trimestre Technoprobe ha comprato il ramo d’azienda Device interface solutions per rafforzare le competenze nelle schede di circuiti stampati. Technoprobe ha fatto questo acquisto da una società chiamata Teradyne che si occupa anch’essa di apparecchiature di test e che, a sua volta, ha acquisito una quota di minoranza in Technoprobe puntando, quindi su una partnership tra le due realtà industriali.
Per il resto dell’anno Technoprobe si attende di poter approfittare della crescita del mercato dei semiconduttori attesa nel 2024 grazie ai volumi crescenti nel segmento consumatori e alle crescenti potenzialità dell’intelligenza artificiale. Per il secondo trimestre Technoprobe si attende ricavi intorno ai 141 milioni di euro e un Ebitda al 26%.
Se Technoprobe rispetterà le attese (come ci attendiamo) avremmo per tutto il primo semestre ricavi poco sopra i 240 milioni di euro (erano poco meno di 200 un anno fa) e un Ebitda di oltre 61 milioni (era di poco meno di 65 un anno fa). Abbiamo limato le nostre attese di utile per azione 2024 da 0,19 euro a 0,17, mentre le teniamo invariate per il 2025 (0,25 euro) e per il 2026 (0,31 euro). Il momentum è neutro, i multipli non sono a buon mercato (ma è normale, visto il business) e la qualità dei bilanci è soddisfacente (un medio tendente al buono). Il rischio non è alto. Puoi mantenere il titolo.Attendi, stiamo caricando il contenuto