Prezzo al momento dell’analisi (1/7/2024): 131,64
Consiglio: vendi
Doppi problemi per il produttore europeo di aerei Airbus (Isin NL0000235190). Nella divisione spaziale, deve contabilizzare oneri per altri 900 milioni di euro, dopo i 600 milioni contabilizzati nel 2023, a causa della minore crescita del settore e della concorrenza (Amazon, SpaceX). Una ristrutturazione di quest’attività ci sembra quindi inevitabile. Nell’aeronautica commerciale la situazione è ancora più grave. A detta del management, quest’attività sta accusando problemi di approvvigionamento per motori, parti di fusoliera e componenti di cabina, tanto che Airbus prevede di consegnare nel 2024 solo 770 aerei (contro gli 800 previsti in precedenza), un numero molto lontano dal record di 863 del 2019. Oggi la vera sfida di Airbus, in un mercato che rimane molto dinamico a livello globale (2300 ordini nel 2023), non è tanto quella di vendere quanto di riuscire a produrre di più. Senza contare che i problemi della catena di approvvigionamento gli impediscono anche di trarre vantaggio dalle ripetute battute d’arresto di Boeing per guadagnare nuove quote di mercato. In questo contesto, non ci sorprende che Airbus abbassi da 6,6-7 a 5,5 miliardi di euro le sue previsioni sull’utile industriale (senza elementi straordinari) nel 2024. Riduciamo quindi le nostre stime sull’utile per azione 2024 (a 5 euro) e 2025 (a 6,8 euro).