La settimana delle Borse: calma apparente
Redfish Investment capital
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Le variazioni delle Borse durante il periodo estivo appaiono, a prima vista, lo specchio di settimane tranquille: rispetto a quando te ne abbiamo parlato su Investi prima della pausa agostana, Wall Street ha messo su il 2,4%, le Borse europee registrano un +1,8%. Ma è calma apparente, che nasconde un inizio agosto pesante, a cui poi son seguite le schiarite. Prima ci son stati i dati sulla disoccupazione negli Usa, attestatasi a un 4,3% superiore alle attese, che sembrano aver infranto le illusioni di un’economia immune a qualsiasi rallentamento. Subito dopo, c’è stato il rialzo dei tassi ufficiali da parte della Bank of Japan e soprattutto le dichiarazioni su possibili ulteriori strette monetarie che hanno preso in contropiede gli investitori, specie quelli che stavano sfruttando i bassi tassi nipponici con il carry trade (vedi riquadro).
Poi la situazione si è in parte stabilizzata su entrambi i fronti. Negli Usa, sono arrivate sia le dichiarazioni rassicuranti di alcuni esponenti della Fed, sia alcuni dati economici meno preoccupanti (anche se molti investitori continuano a pensare che la Fed si stia muovendo in ritardo con i tagli ai tassi). In Giappone, la Banca centrale ha parzialmente fatto marcia indietro aggiustando il tiro delle dichiarazioni sul futuro. Da qui la ripresa dei mercati, che ha comunque lasciato delle cicatrici: dalla Borsa nipponica che ancora non ha del tutto recuperato la batosta (-4,2% da quando te ne abbiamo l’ultima volta su Investi), al settore tecnologico (vedi più avanti).
CARRY TRADE, COS'E'
In estrema sintesi, il carry trade è una strategia con cui gli investitori tentano di guadagnare dalla differenza di tassi tra due valute diverse. In pratica, prendono a prestito denaro dove gli interessi sono bassi (nel nostro caso, in Giappone) e lo reinvestono dove i tassi di interesse sono più alti (per esempio nei bond Usa) o in azioni. La differenza tra gli interessi incassati (o i guadagni di Borsa) e gli interessi pagati sul debito è il guadagno dell’operazione, ma solo se l’andamento dei cambi non rema contro. Nel nostro caso, gli investitori possono veder sfumare il guadagno se lo yen, durante il periodo del carry trade, si apprezza: al momento della restituzione del prestito, dovranno infatti pagare di più. E le mosse della Banca centrale hanno, appunto, alimentato un apprezzamento della valuta nipponica. Molti investitori si sono affrettati a chiudere il carry trade, vendendo azioni; da qui, l’impatto negativo sulle Borse.
Tra i settori protagonisti sia delle paure agostane, sia della successiva ripresa c’è quello tecnologico (+3,6% dall’ultimo Investi). Un po’ perché più volatile della media, un po’ perché lo scontro con la realtà di un’economia Usa destinata a non crescere sempre e all’infinito ha rovinato la luna di miele tra i mercati e le big del settore. Un po’, infine, per le notizie arrivate dalle società, in particolare da Intel. Il titolo (20,54 Usd, Isin US4581401001) è crollato di oltre 26% in un solo giorno dopo l'annuncio di dati trimestrali e prospettive deludenti. Per il 2° trimestre 2024 il gruppo registra una perdita di 0,38 dollari per azione; per il trimestre in corso si prevede una nuova perdita di 0,24 dollari per azione, il che costringerà il gruppo a ulteriori risparmi (riduzione dell'organico, minori investimenti e la sospensione del dividendo) per finanziare il piano di trasformazione. Il gruppo sta pagando a caro prezzo il ritardo nei chip per l'intelligenza artificiale, il cui successo ha trainato il settore dei semiconduttori negli ultimi mesi. Abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni: perdita di 0,82 dollari per azione nel 2024 e un piccolo profitto di 0,3 dollari per azione nel 2025. Limitati a mantenere.
Altro tema sotto i riflettori nel mese di agosto, le tensioni geopolitiche; ciò nonostante, nelle ultime settimane il prezzo del petrolio è calato da 84 a 78,9 dollari anche per la revisione al ribasso delle stime sulla domanda mondiale da parte dell’Opec. L’indice delle società del settore segna un -1,7%. Exxon (116,32 Usd, Isin US30231G1022) ha pubblicato un ottimo utile per il 2° trimestre (2,14 dollari per azione, +10,3%) che conferma che gli investimenti del gruppo negli idrocarburi stanno dando i loro frutti. Il gruppo approfitta dell'acquisizione del concorrente Pionner e degli investimenti in corso per aumentare la produzione in Guyana. Risultati più contrastanti per Chevron (+1,6%) penalizzata dal calo dei margini di raffinazione e del prezzo del gas. Mantieni entrambe le azioni.
@Fausto Se l’ordine che hai inserito viene rifiutato dalla banca per “liquidità non sufficiente”, significa che sul conto corrente su cui ti appoggi non c’è abbastanza denaro per coprire l’acquisto. Non è, quindi, una questione di lotti minimi: anche per le azioni estere, puoi acquistare anche una singola azione.
@Mauro Non ti consigliamo di mediare su Bpost (2,61 euro, Isin BE0974268972). Se hai nuova liquidità da investire, punta su altri titoli della nostra selezione, così avrai un portafoglio più diversificato. Ricorda inoltre che le azioni europee sono, al momento, una posta extra-portafoglio a cui dedicare, quindi, un peso limitato.
@Roberto Il nostro consiglio su Italian Sea Group (8,89 euro, Isin IT0005439085) è ancora “mantieni”. Per questo, come per tutti gli altri titoli che fanno parte della nostra selezione, il consiglio che vedi sul sito è aggiornato quotidianamente, anche quando non vedi delle specifiche analisi di approfondimento sull’azione.