Telecom Italia, un'estate intensa

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Prezzo al momento dell'analisi (26/08/2024): 0,24 euro
Con la vendita della rete la società alleggerisce il fardello del debito, ma in contropartita il gruppo sarà d’ora in poi ridimensionato. Titolo correttamente valutato: mantieni.
Un’estate davvero intensa per Telecom Italia. La notizia più importante, di cui vi abbiamo già dato notizia in precedenza, è la chiusura della cessione della rete al fondo KKR, a cui sono poi seguite una serie di altre novità. Ma andiamo con ordine, partendo proprio dalla cessione della rete. Lo scorso 1° luglio il gruppo ha perfezionato la vendita su cui ormai lavorava da due anni e mezzo: tecnicamente, l’operazione è avvenuta con il conferimento delle attività della rete a Fibercop, che è stata poi a sua volta acquisita da una società controllata dal fondo KKR. Gli effetti sui conti del gruppo sono importanti: con una valorizzazione che potrebbe arrivare intorno ai 22 miliardi, a seconda del verificarsi di alcune condizioni, Telecom vede ridursi il suo debito dagli oltre 21 miliardi a circa 8,1 miliardi stando ai conti semestrali. È vero, certo, che il gruppo ne esce fortemente “dimagrito” (come testimonia per esempio il numero di dipendenti, passati da circa 37.000 a circa 17.000 unità), ma allo stesso tempo è vero che i risultati semestrali della parte “servizi”, cioè la nuova Telecom rimasta dopo la vendita, sono positivi. I ricavi sono cresciuti del 3,5% (+1,6% i ricavi domestici, +7,6% il Brasile), mentre l’utile industriale è salito del 9,4% (+8,5% il mercato domestico, +9,9% il Brasile). Alla luce di questi dati, stimiamo una perdita di 0,02 euro per azione nel 2024, un utile di 0,01 euro per azione nel 2025 e 0,02 euro per azione nel 2026. Proseguendo con le novità, a metà agosto è arrivata anche la firma per la cessione della quota residua in Inwit: certo l’incasso di 250 milioni è una cifra limitata rispetto alla vendita della rete, ma è comunque un altro passo verso la ristrutturazione e lo snellimento del gruppo. E ora? Proseguendo questa estate calda, ora le voci di mercato vedono la possibilità che Vivendi (azionista di Telecom con il 23,7%) esca dal capitale del gruppo. È uno scenario che potrebbe riaccendere l’interesse speculativo sul titolo, ma al momento questa ipotesi, peraltro smentita dalle parti, appare ancora un po’ prematura. Non modifichiamo il nostro consiglio: mantieni.
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