Prezzo al momento dell’analisi (3/9/2024): 40,92 euro
Consiglio: mantieni
Nel 1° semestre ACS (Isin ES0167050915) ha aumentato gli utili dell’8,1% (+11% senza elementi straordinari) a 1,62 euro per azione. Sia il portafoglio di ordini (+12,8%) sia i margini continuano a crescere a un ritmo ragionevole. In particolare, brilla la controllata nordamericana Turner, specializzata in costruzioni specializzate (data center, impianti farmaceutici, transizione energetica...), che, avendo aumentato gli utili del 47%, genera ormai il 41% degli utili totali. In cambio, la divisione infrastrutture ha ridotto il proprio contributo del 10% (29% dell'utile totale), a causa dei maggiori oneri fiscali per le autostrade francesi e dei maggiori oneri finanziari per l'acquisto di nuove infrastrutture. Negli Usa è stato infine confermato l'esproprio da parte dell'autorità dei trasporti del Texas dell'autostrada SH-288 - di cui ACS controlla direttamente il 43% e indirettamente, attraverso Abertis, il 57% – che era uno dei fiori all'occhiello del gruppo per le sue buone prospettive di traffico e di tariffe. Il consorzio riceverà un indennizzo di circa 1,7 miliardi di dollari, ma l'operazione non avrà alcun impatto sui conti di ACS. L'esproprio rappresenta una brutta notizia per il gruppo spagnolo, che è stata però compensata dall'aggiudicazione - insieme ad Acciona e a un investitore finanziario - di una nuova grande concessione, la SR-400 in Georgia (USA), valutata 4.600 milioni di dollari, ma entrerà in funzione solo tra 6 anni.