Poste Italiane: lo Stato vende una quota

poste italiane privatizzazione
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Prezzo al momento dell'analisi (17/09/2024): 12,67 euro
Con una nota pubblicata stasera dopo il Consiglio dei Ministri, il Governo ha approvato in via definitiva la vendita di una quota di Poste italiane. È certamente una notizia importante per il gruppo, ma non ci aspettiamo grandi scossoni, se non al più temporanei, per il titolo. I motivi sono diversi. Primo: la notizia non arriva certo come un fulmine a ciel sereno: la vendita fa parte di un più ampio piano di privatizzazioni, di cui si discute da tempo e di cui anche noi ti abbiamo parlato più volte in passato. Secondo: lo Stato manterrà comunque la maggioranza assoluta (cioè più del 50%) del capitale di Poste. Contando che al momento il 29,26% è in mano al Ministero dell’economia e delle finanze e un altro 35% è in mano a Cassa Depositi e Prestiti, significa che la cessione riguarderà al massimo il 13%, o poco più, della società: una quota, e un impatto, inferiori rispetto alla prima ipotesi circolata qualche mese fa, quando si parlava della possibilità che lo Stato scendesse anche al 35%. Terzo: al momento non si conoscono né le modalità, né il prezzo a cui avverrà la cessione. Quarto: il precedente delle altre cessioni di quote societarie (da Eni, a Mps, tanto per citarne alcune tra le più recenti) dimostrano che l’effetto sul titolo è, al più, temporaneo. Non modifichiamo il nostro consiglio: mantieni.
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