Eni: conti in calo nel trimestre, ma non è una sorpresa

eni risultati terzo trimestre 2024
eni risultati terzo trimestre 2024
Dopo la vendita del 25% di Enilive di cui vi abbiamo parlato ieri, oggi Eni tiene ancora banco con la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2024.
Lo scenario in cui il gruppo si è trovato ad operare è notevolmente diverso da quello dello scorso anno, in particolare per quanto riguarda il prezzo medio delle materie prime (gas e petrolio), e questo, inevitabilmente, si riflette sui conti del gruppo. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono calati del 3,7% e l’utile industriale del 24,2%, ma la flessione è ancora più marcata se si guarda all’utile netto. Quest’ultimo, infatti, si attesta a 0,72 euro per azione, quasi dimezzato rispetto agli 1,35 euro per azione dei primi nove mesi del 2023 (se poi si guarda al solo terzo trimestre, il calo dell’utile è del 73%).
Certo a prima vista sono numeri che impressionano, ma come già accennato vanno calati in un contesto di mercato completamente diverso, e proprio per questo non hanno sorpreso i mercati: non a caso, anche oggi la reazione del titolo (Isin IT0003132476) è moderatamente positiva: alle 11 di oggi venerdì 25 ottobre, al momento di questa analisi, l’azione segna un progresso dello 0,66% a 14,32 euro per azione, leggermente meglio del +0,5% che sta registrando Piazza Affari nel suo complesso.
Oltre al fatto che il calo dei conti era previsto, ci sono poi altri elementi a sostegno di questo moderato ottimismo.
Primo: il gruppo ha ampliato di 400 milioni il piano di riacquisto di azioni proprie, che ora dovrebbe arrivare a 2 miliardi. Meno azioni ci sono in circolazione, più il valore della singola azione sale.
Secondo: proprio per tutelarsi dagli alti e bassi di petrolio e gas, il gruppo sta dando sempre più peso alle altre attività, con un modello “satellitare” che prevede l’ingresso (e quindi l’apporto di capitali) anche di partner esterni. Ne è un esempio proprio la vendita del 25% di Enilive annunciata ieri.
Terzo: sempre nell’ottica della diversificazione, il gruppo sta investendo e riorganizzando anche altre attività. Sempre ieri, per esempio, è stato annunciato un piano di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio di Versalis (settore chimico), con investimenti fino a 2 miliardi per lo sviluppo e, al contempo, la decarbonizzazione dell’attività.
Tenendo conto di tutte queste novità, stimiamo utili 2024, 2025 e 2026 pari rispettivamente a 1,75, 1,75 e 1,80 euro per azione. Confermiamo il consiglio: mantieni.
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