Telecom Italia, nuova offerta per Sparkle

Telecom, offerta per Sparkle
Telecom, offerta per Sparkle
Con un comunicato pubblicato ieri sera, Telecom Italia ha annunciato di aver ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e da Retelit un’offerta per l’acquisto di Sparkle.
Sparkle è la società del gruppo Telecom che opera nel settore dei cavi sottomarini. Di questa società se ne è già parlato diverse volte in passato, anche per la sua “rilevanza strategica” a livello nazionale, e anche la notizia della sua possibile cessione non è nuova: pur essendo rimasta fuori dalla recente operazione che ha portato Telecom a cedere la rete, anche per Sparkle erano già circolate delle offerte negli scorsi mesi.
L’offerta arrivata ieri è, però, diversa in alcuni aspetti rispetto a quelle passate. Prima di tutto il soggetto che affianca il MEF non è il fondo di private equity spagnolo Asterion ma la sua controllata italiana (Retelit, appunto). In secondo luogo, ancora più importante, è cambiata la cifra offerta.
A prima vista può sembrare più bassa (700 milioni di enterprise value) rispetto ai 750 milioni di cui si parlava prima, ma c’è da considerare che i 750 milioni erano in realtà articolati con 625 milioni pagati subito, e gli altri 125 pagati solo al realizzarsi di determinate condizioni che, nella realtà dei fatti, non appaiono così facili da raggiungere. Anche per questo motivo, il mercato ha giudicato positivamente la nuova offerta appena arrivata: al momento in cui scriviamo (ore 16 di giovedì 3 ottobre) il titolo Telecom Italia (Isin IT0003497168) registra un rialzo dell’1,4% a 0,25 euro, una variazione che può sembrare modesta ma che basta a farne il miglior titolo di oggi a Piazza Affari, in una giornata in cui l’indice della Borsa di Milano sta perdendo l’1,3%.
Anche noi valutiamo positivamente la notizia, anche per gli impatti sulla liquidità generata dal gruppo. Manteniamo, tuttavia, la nostra posizione prudenziale, tanto più che l’offerta per il momento non è vincolante e che deve essere ancora esaminata dai vertici di Telecom (che avevano bocciato la precedente). Il nostro consiglio, pertanto, non cambia: mantieni.
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