Le ristrutturazioni continuano, ma il declino strutturale dell'attività immagini mediche non è stato ancora compensato dai vettori di crescita su cui Agfa-Gevaert investe da anni (come per esempio la stampa digitale). Il gruppo continua a bruciare più liquidità di quanta ne generi. Secondo noi, nonostante il calo del titolo, è meglio vendere il titolo.
Si susseguono trimestri deludenti per Agfa-Gevaert (0,93 euro, Isin BE0003755692). Dopo il calo dell'8% nel 1° trimestre 2024 e la sostanziale stabilità nel 2° (-0,2%), nel 3° trimestre il fatturato è sceso dell'1,2% (-2,9% nei primi 9 mesi dell'anno). Il margine industriale (rapporto tra utili industriali e fatturato), che si era un po’ ripreso nel 2023, è sceso di nuovo allo 0,9% nei primi 9 mesi del 2024 (senza elementi straordinari) dall’1,2% dell’anno prima. Se si tiene conto dei costi di ristrutturazione, che perdurano da anni, il margine industriale resta leggermente negativo e rimarrà tale per tutto il 2024, per il terzo anno consecutivo (negli ultimi sei anni è stato in rosso cinque volte). Intanto, Agfa-Gevaert chiuderà l’anno in rosso per la settima volta consecutiva: stimiamo una perdita di almeno 0,20 euro per azione nel 2024. Il titolo ha perso molto negli ultimi anni, ma a fronte di questa situazione non vediamo prospettive tali da giustificare il mantenerlo ulteriormente in portafoglio. Il consiglio passa a vendere.