Telecom Italia: Poste entra nel capitale

Telecom Italia ingresso di Poste nel capitale
Telecom Italia ingresso di Poste nel capitale
Nel fine settimana, i movimenti strategici di cui vi abbiamo parlato solo qualche giorno fa si sono concretizzati con un passaggio di mano di una quota del capitale. Il 9,81% finora di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) passa a Poste Italiane; in contropartita, Poste italiane cede a Cdp il 3,78% di Nexi (Cdp aveva già il 14,46% di Nexi, e sale così al 18,25%).
Si stratta di uno scambio quasi alla pari, visto il rispettivo valore dei due pacchetti azionari ceduti (ci sarà comunque un conguaglio in denaro), ma dal punto di vista strategico ha un’importanza notevole. Non a caso, il titolo Telecom Italia (Isin IT0003497168, prezzo 0,275 euro alla chiusura di venerdì) ha chiuso la settimana in forte calo (-8,2%) proprio sulla scia della forte volatilità generata dall’attesa di operazioni sul capitale.
Quello che il mercato teme, in particolare, è che questo passaggio di mano a Poste (che a sua volta è già presente nella telefonia, con Poste Mobile) possa ostacolare un altro grande progetto di cui si parla da un po’ di tempo, e cioè l’integrazione tra Telecom Italia e Iliad. Ecco perché, man mano che le voci sull’ingresso di Poste nel capitale si facevano via via più concrete, il titolo ha perso terreno in Borsa.
C’è da dire, tuttavia, che l’operazione in realtà non chiude definitivamente la porta all’ipotesi Iliad: Poste è sì presente nel settore tlc, ma solo come “rivenditore” di traffico, il che dal punto di vista antitrust non sembra un ostacolo insormontabile ad altre integrazioni. Anzi, la “potenza di vendita” di Poste, presente in modo capillare sul territorio italiano, potrebbe essere un ulteriore punto di “attrattività” per Iliad.
In attesa di ulteriori sviluppi, puoi continuare a mantenere le azioni Telecom Italia.
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